Soleimani, milioni di iraniani in processione per il generale – VIDEO

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Un fiume umano si è riversato per le strade della città sud-occidentale iraniana di Ahvaz, al confine con l’Iraq, per partecipare ad una processione funebre in onore di Soleimani. All’alba sono arrivati all’aeroporto internazionale della città i resti del generale e dei miliziani uccisi. Nel pomeriggio saranno trasportati nella città santa di Mashhad, dove si terrà un’altra cerimonia funebre.

Hanno creato un martire. Figura tra l’altro chiave nella religione sciita che, a differenza dell’islam ortodosso riconosce le figure dei ‘santi’.

Come scritto più volte l’errore è a monte: considerare l’Iran come il nemico e non, invece, l’Arabia Saudita. Non arrivano terroristi sciiti. Gli iraniani non portano avanti un jihad globale attraverso l’immigrazione, che è esclusivamente sunnita e finanziata dal wahabismo saudita.

Il problema è che i sauditi finanziano anche i nostri politici. In particolare quelli americani: i legami tra la famiglia Bush e la corona saudita hanno evitato a Riad l’annientamento dopo l’11 settembre. Perché c’erano loro dietro: non l’Afghanistan e non, soprattutto, l’Iraq.

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Quindi, perché Trump ha colpito il generale iraniano? Perché l’Iran sta ideologicamente e politicamente annettendo l’Iraq che, del resto, è a maggioranza sciita.

Sia chiaro, il governo iraniano non è il bene. Ma viene eletto più o meno democraticamente, mentre in Arabia Saudita non vota nessuno. In Iran le donne possono frequentare l’università, in Arabia nemmeno uscire di casa sole. La ricchezza non è concentrata in poche mani.

Questo perché l’islam ha comunque dovuto mutare pelle essendo stato trapiantato di forza sullo Zoroastrismo: quella è la Persia, e sono indoeuropei come noi, non arabi. Per questo lo sciismo ha più somiglianze con il Cristianesimo rispetto all’Islam ‘ortodosso’. Non è iconoclasta, ad esempio.

C’è un unico motivo per cui gli Usa sono nemici dell’Iran invece che dell’Arabia Saudita, a parte i soldi di Riad: Israele.

L’importante è dirlo chiaro. La difesa di Israele è cosa buona e giusta. E in questo caso è l’unico fattore in campo.

Intanto è escalation. Una pericolosa escalation. Ci sono “35 obiettivi americani a portata” dei Pasdaran, aveva dichiarato un comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Ghulam Ali Abu Hamza, citato dall’agenzia stampa di Teheran, Tassnim. “Oltre a Tel Aviv ci sono 35 obiettivi americani nella regione a portata dei nostri lanci“, ha minacciato. “Gli Stati Uniti e Israele devono vivere in uno stato di terrore costante dopo l’uccisione del martire Qassem Soleimani”, ha aggiunto. Tra gli obiettivi, ha segnalato lo Stretto di Hormuz “dove passano decine di navi da guerra americane”, il Golfo di Oman e il Golfo Persico.

All’annuncio di Teheran, Trump ha risposto, sempre su Twitter, che se l’Iran dovesse colpire americani o asset americani, gli Usa colpiranno molto duramente l’Iran. E gli Stati Uniti hanno già individuato 52 siti iraniani che potranno essere attaccati molto rapidamente. Trump ha spiegato che il numero 52 corrisponde “agli ostaggi americani presi dall’Iran molti anni fa” nell’ambasciata Usa a Teheran. Il presidente Usa spiega che molti di questi obiettivi sono di “livello molto elevato e importanti per l’Iran e per la cultura iraniana“. “Saranno colpiti molto duramente e molto velocemente – conclude Trump -. Gli Stati Uniti non vogliono più minacce!”. Insomma, non soltanto obiettivi militari ma anche civili, come monumenti o luoghi di culto. Una minaccia totale.

Baghdad nella serata di sabato è stata presa di mira da alcuni colpi di mortaio e razzi, che al momento non sembrano aver causato morti. Ci sono però almeno sei feriti. Nella capitale irachena poche ore prima migliaia di persone avevano partecipato al corteo funebre per commemorare il generale iraniano gridando “morte all’America”. Colpita, con tre colpi di mortaio, la base aerea di Balad, a 40 km a nord della capitale irachena. La stessa da cui nella notte tra giovedì e venerdì sono partiti i droni militari che hanno ucciso Soleimani e il leader delle Pmu Abu Mahdi Al-Muhandis. Tre soldati sono rimasti feriti, stando a quanto riferisce il comandante della base, Sahi Abd al Amri. Tre colpi di mortaio sono caduti nella zona, uno della pista di atterraggio e due all’esterno del recinto di protezione.




5 pensieri su “Soleimani, milioni di iraniani in processione per il generale – VIDEO”

  1. i media cagnette degli usa (rai e Mediaset) continuano a definire “sanguinario” il generale Suleimani, solo perché ha fatto la guerra all’isis, ha ucciso parecchi jihadisti ma con il suo esercito, come dire che, un soldato italiano che tornava dal fronte della prima guerra mondiale a casa dai suoi familiari fosse un “pluriomicida”. Oramai la propaganda non ha più freni, e la gente abbocca perchè ignorante. Suleimani ha combattuto i vili assassini dell’isis che hanno schiavizzato bambini strappandoli alle madri, hanno ucciso, sgozzato, fatto esplodere, decapitato uomini cristiani, sciiti, bambini, vecchi e prigionieri a sangue freddo supportati e armati con le armi più moderne degli usa e della ue, persino i fuoristrada Toyota. Soleimani ha combattuto l’infamia dell’umanità, i vigliacchi che hanno usato bambini nelle loro messeinscena degli attacchi chimici, facendoli morire e riprendendoli con le telecamere. I governi liberi dovrebbero prendere posizione adesso contro gli usa e non invitare l’Iran alla moderazione come hanno fatto i capponi della ue.

  2. Mi sembra che alcuni non abbiano compreso ciò che circola da alcune mesi negli ambienti leghisti e di cui Giorgetti già si era fatto promotore ma largamente inascoltato. Non basta vincere le elezioni, ci sono degli ambienti in cui i voti non si contano, si pesano, e se prendi solo i voti poi ti ritrovi al potere il pd. E’ giusto? No, nel migliore dei mondi non lo è, ma questo è lo stato di cose e bisogna tenerne conto, Salvini vuole il sostegno americano altrimenti finisce come a settembre con Trump che imbeccato dal suo entourage sostiene ‘Giuseppi’ con la minoranza pd 5 stelle. Se non si capisce questo, si demonizza tutto il resto del mondo non conforme a certa destra, si fa la fine di Hitler nel bunker di Berlino con la Germania distrutta nell’aprile del ’45. Come è affascinante questa visione vero?! Ma non sono solo uomini ed idee a morire in questo modo, schiacciate da forze superiori, è la Patria stessa che muore, distrutta, amputata, e lasciata in mano a gente di cui il lavoro poi si vedono gli effetti. In politica serve cautela, votate pure CP o FN, ma non servirà a nulla non prenderanno mai il potere, e semmai in un universo parallelo riuscissero da sole ad ottenere il 51% dei voti, nel giro di qualche mese o con le buone (sanzioni economiche) o con le cattive (azioni militari) sarebbero eliminati, fisicamente dalle poltrone. Ed il problema non sarebbe solo per le persone loro esponenti ma per l’Italia tutta che verrebbe coinvolta. Se non si capisce questo allora lasciamo pure continui a governare il pd e continuando così alla fine anche la Lega finirà a livello del vecchio Msi, non votato perché ci si rendeva conto che era un voto perso anche se molti erano di quelle idee. No, le cose devono andare diversamente, in questa luce si spiega l’uscita, forse eccessiva ne convengo, di Salvini. Ed io lo appoggio perché solo al governo potrà aver modo di fare politiche attive, dall’opposizione si può solo sbraitare ma alla fine sono gli altri che agiscono.

    1. Anch’io penso che di questo si tratti. Una volta che ci si fa prendere per le palle non ci si libera senza lasciarcele. Cosa ne concludo? A meno di provvidenziali e imprevedibili sviluppi, comunque vada siamo fottuti, quindi scegliamo bene a chi fare testamento spirituale e buonanotte, per chi se la sente col botto oppure cantando “if this is the way it ends”. Io sono tra quelli che vissero sperando, quindi… finchè posso canto e trollo. Altri, forse, raccoglieranno l’eredità, forse lo stanno già facendo.

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