Spin Time, Raggi pubblicizza il palazzo abusivo delle sardine: indaga la procura

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Non solo non sgombera il famigerato palazzo abusivo che deve ai cittadini centinaia di migliaia di euro di bollette e che organizza capodanni alcolici e festini gay: ma la Raggi lo pubblicizza anche sul sito istituzionale del Comune di Roma.

Intanto, il questore di Roma chiede alla Digos un dossier sul capodanno «frocio e ribelle» organizzato da Spin time nonostante la diffida. Pronte le denunce per la notte di follia tra spaccio, risse, malori e disagi per i cittadini. Fdi attacca Virginia Raggi: «Silenzio inaccettabile».

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Sul tavolo degli inquirenti sono finiti i nomi dei tre responsabili dell’organizzazione dell’evento, che ha avuto luogo nonostante la diffida dal questore. Sono quelli di Andrea Alzetta, leader di Action; Paolo Perrini, gestore di discoteca, ristorante e pub all’interno della struttura; e Tommaso Salaroli, a capo del mensile studentesco Scomodo. Proprio su di loro, secondo la questura, grava la responsabilità di aver violato la diffida del questore, Carmine Esposito, notificata la mattina del 31, facendo affluire nel palazzo tra le 4 e le 5mila persone, parte delle quali rimaste fuori dai cancelli accalcate a spintonarsi nel tentativo di entrare – molte di loro avevano acquistato in prevendita un biglietto di cui non si sono ancora visti e rimborsi – senza uno straccio di servizio di sicurezza. «Abbiamo fatto un reclamo, ma non ci è arrivata ancora nessuna risposta», scrivono sulla pagina Facebook di Spin Time.

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Ed è proprio la vendita online dei biglietti ad essere oggetto delle indagini da parte delle forze dell’ordine, che dovrà fare chiarezza sul conto corrente in cui sono confluiti i soldi delle prevendite. Un business da 80mila euro, ma il fatto che nessuna delle attività quella sera abbia rilasciato scontrini fiscali – pensiamo solo alla distribuzione di alcolici sui vari piani del palazzo – fa capire che l’entità del guadagno potrebbe essere di gran lunga maggiore.

E lo Spin Time Labs è anche tra i luoghi di interesse turistico segnalati sul sito del Comune di Roma. Proprio così: il palazzo dell’Esquilino occupato e controllato dal “movimento di lotta per la casa” Action, abitato da 450 persone (immigrati e teppisti rossi) e sede di numerose attività abusive ed esentasse (tra cui discoteca e ristorante) fino a poche ore fa campeggiava sulla pagina Turismoroma.it, il sito ufficiale del Comune di Roma, curato dal Dipartimento Turismo, formazione professionale e Lavoro e gestito da Zetema (con una redazione formata, secondo quanto riporta il sito stesso, da 17 persone). Lo riferisce oggi Il Messaggero, che ha postato lo screenshot relativo alla parte del sito contenente le informazioni relative alle attività di Spin Time.

Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato romani di FdI, chiederà la «liberazione dei locali in via Santa Croce in Gerusalemme». «Congiuntamente presenteremo un esposto alla Corte dei Conti – fa sapere – per il danno erariale causato alla comunità dalla mancata messa a reddito delle migliaia di locali espropriati da organizzazioni di sinistra radicale, spesso legate al circuito della delinquenza e del racket criminale. Non si tratta soltanto di generica illegalità diffusa ma di centinaia di milioni di euro che qualcuno dovrà rifondere ai cittadini italiani».