Milano, immigrato vandalizza ambulanza e pesta soccorritore

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Un soccorritore di una ‘croce’, un uomo di 60 anni, è stato aggredito a calci e pugni da uno sbandato in stato di ebbrezza che poi ha danneggiato anche l’ambulanza. L’uomo è stato arrestato dalla polizia. È accaduto in piazzale Maciachini a Milano.

Giovedì intorno alle 12.30 l’aggressore, un immigrato di 33 anni con precedenti, ha cominciato a prendersela con il lettighiere, entrato in un bar tabacchi in un momento di pausa.

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Lo sconosciuto lo ha preso a calci e pugni e l’uomo si è rifugiato sul mezzo parcheggiato all’esterno, chiudendosi dentro con i colleghi. L’ubriaco lo ha inseguito prendendo a calci e pugni anche l’ambulanza.

Alla fine è stato arrestato dalla polizia. Deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento.

“A Sassari (foto) è stato lanciato un petardo su un’ambulanza che è bruciata. Il 118 nazionale ha bisogno, urgentissimo, di cambiare pagina, di essere sostenuto dalle istituzioni”. Il presidente del 118 Mario Balzanelli rende noto il nuovo atto di violenza, questa volta in Sardegna, e chiede che il Sistema di soccorso vada subito sviluppato e potenziato a livello legislativo nazionale. Per il presidente del 118 è essenziale chiarire che “un mezzo di Soccorso del Sistema 118 è uno strumento prezioso al servizio della comunità, al servizio di tutti. Ed è impensabile ritenere che possa avere senso esprimere un qualsivoglia messaggio, sia pure di protesta, o anche di cieca esplosione di rabbia, distruggere una ambulanza che compie la sua fatica quotidiana, insieme agli operatori, semplicemente salvando vite”. Per affrontare la quotidiana esplosione di violenza contro gli operatori sanitari, due le priorità secondo Balzanelli: “Varare una nuova linea comunicativa istituzionale che spieghi alla società civile – responsabilizzando maggiormente gli utenti – l’importanza assoluta ed insostituibile del 118 riguardo al suo ruolo unico di Sistema salvavita, finalizzato a contrastare su tutto il territorio nazionale la strage delle morti evitabili, dovuta a malore o trauma”. Quindi, “la necessità improcrastinabile di far uscire il 118 nazionale dal baratro irrazionale in cui lo ha fatto cadere la politica nazionale negli ultimi 15 anni lasciandolo nell’abbandono e sostanzialmente smantellandolo”. “Invoco – conclude – l’intervento più urgente del governo e in particolare del Ministro della Salute Roberto Speranza perché questa svolta irrinunciabile arrivi, perché il 118 Italia sia riconosciuto come baluardo insostituibile della tutela tempo dipendente della vita di tutti”.