Paragone espulso dal M5s perché ha rispettato il programma

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“Sono stato espulso dal nulla. C’era una volta il 33%, ora…”, è il primo commento di Gianluigi Paragone su Facebook, dopo essere stato espulso dal M5S.

Gianluigi Paragone è stato espulso dal Movimento 5 stelle. Il motivo è che lui, a differenza di loro, ha rispettato il programma votato dagli elettori 5stelle che, del resto, si sono ‘autoespulsi’ in questi mesi.

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Secondo le prime indiscrezioni è quanto è stato disposto dal Collegio dei Probiviri, composto da Raffaella Andreola, Jacopo Berti e Fabiana Dadone. L’espulsione sarebbe già stata comunicata all’interessato e, tra le altre cose, viene motivata anche con il voto espresso in difformità dal gruppo parlamentare sulla legge di bilancio.

Pochi giorni fa Paragone: “Una cosa è sicura. Io non mi fermerò. Chiederò al collegio dei probiviri il rispetto delle norme. Chiederò di sanzionare chi non è in regola con i rimborsi. Non potrà finire tutto in maniera macchiettistica” e “nel caso ricorrerò alle vie legali ordinarie”. E ancora: “Se verrò espulso, per non aver votato la fiducia al governo, solleverò una questione di incompatibilità. I suoi due ruoli, probiviro e ministro, sono in conflitto”, attacca. “Dovrà essere Luigi Di Maio a decidere. Al ministro degli Esteri non chiedo di risolvere la crisi libica, ma spero sia capace di risolvere almeno questa”.




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