La vittima è una ragazza maceratese di 19 anni. La giovane studentessa, che stava trascorrendo le vacanze in famiglia, è stata aggredita in un vicolo del centro storico mentre stava rientrando a casa.
L’immigrato, pluripregiudicato per reati di droga, era uscito da pochi giorni dal carcere di Firenze ed era in Italia senza fissa dimora. Dopo un rastrellamento operato nelle vie cittadine, è stato subito individuato e bloccato dai poliziotti che lo hanno tratto in arresto.
Perché un marocchino pluripregiudicato senza dimora non viene messo sul primo aereo una volta espiata la ridicola pena?
L’avvocato Renato Coltorti, legale della famiglia, in merito all’accaduto precisa: “La ragazza è stata aggredita alle spalle e trattenuta con forza dall’uomo. Fortunatamente è riuscita a divincolarsi e chiamare il 113 prima che la violenza fosse consumata”. Attualmente il 33enne marocchino, dopo le formalità di rito, è stato ristretto presso il carcere di Ancona-Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
E poi? Vogliamo rastrellamenti stile Duterte.
In tutto questo, l’unico in carcere è Luca Traini. Per la strage che non ha fatto nemmeno un morto. Intanto, gli spacciatori africani sono più liberi che mai di stuprare ragazzine italiane.
Dobbiamo in massa pretendere la libertà di traini, fargli un monumento d vivo ched sia simbolo della rinascita dell’Orgoglio italiano che lotta per la sua sopravivenza,
Milioni di italiani debbono formare un comitato di liberazione nazionale che vegli sulla sicurezza dei cittadini visto che le forze dell’ordine non hanno la possibilità di poterlo fare