Ventimiglia, spesi quasi 150mila euro per pulire la cacca dei migranti

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Sta per finire l’anno, è quindi tempo di calcoli sui benefici dell’immigrazione. Una delle grandi ricchezze portare dai migranti è la merda: ce ne portano in quantità industriale.

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Lo sanno bene gli amministratori locali di Ventimiglia.

Una cifra pari a 132.850 euro è quanto è stato speso dal Comune in due anni per ripulire e bonificare le zone dove bivaccano i migranti. A partire dal giugno del 2017 sono state firmate ben 11 determine (dall’amministrazione Ioculano prima e Scullino poi) finalizzate a stanziare fondi per l’impresa (la Dock’s Lanterna di Genova) che ha il compito di intervenire nei posti a più alta concentrazione di immigrati e profughi.

Questi, provenienti generalmente da Asia e Africa, sin dal 2015 arrivano in città sperando, spesso vanamente, di raggiungere il Nord Europa, ma il più delle volte, respinti dalle autorità francesi, finiscono per rimanere a lungo a Ventimiglia. E lì bivaccano e scacazzano ovunque.

Spesso infestano le zone che vanno da Largo Torino sino a Corso Limone Piemonte ed anche pernottano all’interno del letto del fiume Roja, utilizzando le medesime aree come luogo di bivacco diurno e notturno e di espletamento dei propri bisogni corporali. Stesso discorso vale per la frazione di Grimaldi (Inferiore e Superiore).

In ordine temporale l’ultimo esborso ufficiale di denaro dalle casse comunali per ripulire questi posti si è verificato a settembre, con una cifra stanziata pari a 12.870 euro.

Nel 2018 la spesa era stata di 50mila euro.

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Emergenza cacca di profughi a Ventimiglia: spesi 50mila euro per aspirarla

Per fare fronte a quest’emergenza sanitaria, nel 2018 il Comune fu costretto a prevedere pulizie straordinarie a “fronte della gran quantità di migranti e profughi presenti, in particolare in prossimità delle batterie di cassonetti e contenitori di rifiuti, che utilizzano la zona come luogo di espletamento dei bisogni corporali dei soggetti in questione”. Tradotto: cagavano ovunque.

Per questo, il Comune Pd di Ventimiglia affidò alla Docks Lanterna, ditta che gestisce l’igiene pubblica in città, il lavaggio e la disinfestazione straordinaria.

Per solo questo lavoro, da effettuare tre volte a settimana dal 1 gennaio al 14 giugno, la Docks aveva ricevuto dai contribuenti un compenso di 9mila euro. La delibera aveva poi prolungato l’intervento, ma non era nota la cifra spesa, anche se è probabile siano in tutto stati spesi 18mila euro.

Questo significa che, quasi certamente, per gli ultimi 3 mesi non inclusi nel calcolo dei giornali locali vada ad aggiungersi un’ulteriore spesa minima di 15mila euro (150mila euro circa dal giugno 2017). Per un totale dal 2017 alla fine del 2019, in tre anni, di oltre 200mila euro.

Non è difficile calcolare la spesa totale dall’inizio della grande invasione nel 2011, ma non abbiamo numeri ufficiali.

Ora, moltiplicate questa spese per tutte le città italiane e avrete un quadro piuttosto preciso di quanto siamo nella merda e di quanto ci costi la merda dei migranti.




4 pensieri su “Ventimiglia, spesi quasi 150mila euro per pulire la cacca dei migranti”

  1. In un mondo ideale il suolo patrio sarebbe Sacro, in ogni suo centimetro, e farci cagare sopra da stranieri africani sarebbe considerato un affronto molto grave. Questo in un mondo ideale.
    Quando Annibale con i suoi africani (bianchi) superò i confini d’Italia e profanò la terra sacra fu preoccupazione primaria di Quinto Fabio Massimo riconsacrare quel territorio violato. Altri tempi, altri uomini.

  2. Qua si da multa se hai la prostata e sei in mezzo alla campagna e ti fermo a pisc.
    Qui scagazzano in mezzo alla città e nessuno vede, o meglio non vuole vedere.
    Siamo governati da un governo di merda, italiani bastonati e invece sti maiali scagazzano ovunque.
    Se li portasse a casa la boldrini e gli amici suoi.

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