Erdogan dichiara guerra all’Italia: invia soldati in Libia e ci manda centinaia di clandestini su yacht a vela,

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La Turchia “può elevare il proprio sostegno militare navale, aereo e terrestre al governo legittimo libico se richiesto”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. “Rimarremo al fianco dei nostri fratelli libici finché la pace e la sicurezza non verranno assicurate, come stiamo facendo in Siria”, ha sottolineato poi il ministro della Difesa di Ankara.

Questi stanno per inviare soldati ottomani sotto casa nostra, e il nostro governo dorme.

Altri 33 clandestini sono sbarcati nella notte sulla costa di Santa Maria di Leuca. Si tratta di curdi, 21 iraniani e 10 iracheni e due scafisti ucraini. Tra loro anche una donna. Sono ormai centinaia quelli che nelle ultime settimane sono arrivati su yacht a vela tra la Calabria e la Puglia.

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Lo yacth a vela sul quale viaggiavano si è incagliato alla scogliera sul lungomare Cristoforo Colombo a Leuca. Alcuni invasori, invece di essere lasciati al loro destino, sono stati portati in salvo dalla Guardia di Finanza, altri sono stati rintracciati sulla terraferma.

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Hanno detto ai soccorritori di essere in viaggio da 7 giorni. Ma quante altre volte vi dovranno speronare prima che smettiate di fare le balie degli invasori?

Sul posto anche la Caritas con la consueta acquolina in bocca e rappresentanti del Comune di Castrignano del Capo che hanno fornito supporto materiale e logistico durante le operazioni di accoglienza. A spese dei contribuenti.

L’immigrazione è un’arma di guerra. Solo noi non lo comprendiamo. Erdogan ci manda ormai decine di velieri carichi di clandestini islamici al mese. Mentre invia soldati in Libia per destabilizzare ulteriormente quel Paese, in vista di un assalto di barconi: e noi teniamo i nostri soldati in Libano e Afghanistan per una marchetta a chi sappiamo. E’ ridicolo.

Tutto questo si iscrive nel tentativo di espellere l’Eni dallo sfruttamento dei giacimenti ciprioti che la Turchia, che occupa illegalmente da decenni la parte nord dell’isola (fa parte della NATO!), considera propri.




Un pensiero su “Erdogan dichiara guerra all’Italia: invia soldati in Libia e ci manda centinaia di clandestini su yacht a vela,”

  1. Ricordiamo che la Turchia, prima dell’Italia occupava la Libia fino al 1911. Per i turchi, ed Erdogan, capo di stato, lo ha sempre dichiarato a gran voce, ogni amputazione territoriale dell’ex impero ottomano è solo una ferita da rimarginare e non dimenticano quei territori. Molti sono stati indipendenti. Per secoli i turchi hanno fatto praticamente quel che volevano, Lepanto fu solo un episodio isolato, se l’Italia fosse stato un regno unitario avremmo vinto o almeno contenuto i turchi in quei secoli difficili, invece devastavano continuamente le nostre coste e gran parte arrivavano dal nordafrica ‘barbaresco’. Fu immigrazione anche quella, forzata, interi villaggi, contadi e città spoliati degli abitanti Bianchi andati a servire, nella migliore delle ipotesi, a farsi stuprare, maschi e femmine, nelle terre nordafricane e mediorientali. Ma ovviamente l’unica storia che conoscono i disadattati pesci lessi sono le crociate raccontate in modo parziale e criminale, e non dicono nemmeno che le crociate erano rivolte a territori, anche quelli, che erano cristiani, la culla della cristianità invero, strappati da arabi e turchi ai bizantini nel corso del medioevo. E mentre Erdogan grazie alla sua politica machista fa di nuovo della turchia una pericolosa potenza, da noi parlano di femminismo ed ambientalismo, e distruggere ciò che resta dell’orgoglio nazionale.

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