I clandestini della Gregoretti dovevano andare in Germania: rimasti 5 mesi in Italia

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Mentre le toghe rosse vanno a caccia di Salvini, i clandestini sbarcati dalla Gregoretti il 31 luglio scorso, dopo sei giorni di attesa sulla nave della Guardia costiera italiana in attesa che i Paesi Ue dessero la loro disponibilità a farsene carico, erano ancora in gran parte in Italia.

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Almeno quelli che avrebbero dovuto andare in Germania. Come quasi tutti i ricollocamenti annunciati, era rimasto solo sulla carta.

Ieri, dopo altri cinque mesi di attesa, i clandestini della Gregoretti che potrebbero costare il processo per sequestro di persona all’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini sono stati fatti salire su un aereo con destinazione Berlino.

Una barzelletta.

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E intanto, nonostante le cattive condizioni meteo, dalla Libia si continua a partire. Già due i prelevamenti su appuntamento effettuati dalla Ocean Viking di Msf e Sos Mediterranee che, ai 112 recuperati ieri in zona libica, ha aggiunto altri 50 uesta notte in zona Sar maltese indicati dal famigerato radiotaxi degli scafisti AlarmPhone:

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