Dati Istat: esportiamo cervelli e importiamo africani, 800mila italiani via in 10 anni

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Sono 816 mila gli italiani che si sono trasferiti all’estero negli ultimi 10 anni. Oltre il 73% ha 25 anni e quasi tre su quattro hanno un livello di
istruzione medio-alto. Lo riferisce il report sull’immigrazione dell’Istat. Un’emorragia di cervelli. Anche se una buona parte di questi ‘italiani’ sono ‘italiani’ che hanno acquisito la cittadinanza e che, quindi, se se ne vanno è meglio.

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Italia perde manodopera altamente qualificata, che scappa all’estero per trovare un lavoro, mentre attira immigrati dalle competenze generalmente scarse. Tra il 2007 e il 2017, il Paese ha subito un vero “brain drain“, una “fuga di cervelli”, con una “perdita netta di circa 130mila persone altamente qualificate”, subendo nello stesso tempo “un’immigrazione netta delle due classi di preparazione più basse”. Lo sottolineano Cinzia Alcidi e Daniel Gros del Ceps, think tank basato a Bruxelles, nello studio “EU Mobile Workers: A challenge to public finances?”, presentato nel corso dell’Ecofin informale a Bucarest.

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Esportiamo cervelli e importiamo africani. Ma l’importazione è scesa nell’anno in cui Salvini ha iniziato a chiudere i porti. In calo degli immigrati in Italia provenienti dal continente africano nel 2018 è pari al -17%. Il calo sarà molto più pronunciato per questo 2019 con gli effetti più forti della politica dei porti chiusi e i decreti Salvini.

Ma se non ci togliamo di torno questo fottuto governo…