A scuola il presepe è fatto con pezzi di migranti

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Non abbiamo resistito al titolo da macelleria messicana…

[…] realizzato dagli studenti del Liceo Artistico “Zingarelli – Sacro Cuore” di Cerignola, che verrà oggi alle 17.00 nel cortile di Palazzo Dogana a Foggia e dove resterà in esposizione per tutte le festività natalizie. L’idea è nata dalla professoressa Lucia Grosso ed è realizzata dagli alunni delle classi 3^ e 4^ B e 5^ A, coordinati dalle Profossoresse H. Pinto, M. Fasinella, V. Chieti, T. Scommegna, e gli assistenti G. Cipollino, A. Giallella.

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“Volevamo rompere gli schermi e speriamo di esserci riusciti” – ammette la professoressa Grosso. “Il nostro compito da docenti è quello di sensibilizzare e coltivare il senso civico dei nostri ragazzi. Pensiero che la preside Giuliana Colucci ha sposato in pieno.”

[…] una natività volutamente in nero, a rappresentare il lutto dell’umanità e circondata da un drammatico girotondo di sagome avvolte dalla disperazione della guerra. “Sono immagini reali e forti che tutti i giorni ci arrivano, prepotenti, dai giornali – racconta Grosso -. Abbiamo riprodotto fedelmente l’ultimo bombardamento avvenuto a novembre in un campo profughi a nord della Siria”. Ma c’è anche un tocco di colore in mezzo a tanta devastazione. “E’ un ramoscello di ulivo, simbolo di pace, lì in mezzo alle macerie, a rappresentare la speranza di un mondo di pace ancora possibile.

Gli schemi? Le palle avete rotto. E ‘presepe’ più negli schemi di uno che parla di immigrati, ormai, non potevate fare. Un vero presepe di rottura sarebbe quello normale.




Un pensiero su “A scuola il presepe è fatto con pezzi di migranti”

  1. Adesso faccio una composizione, ci infilo Terminator, degli ufo, San Gennaro, il pagliaccio Baraldi, i puffi e una manciata di zombie…ecco il presepe!!!
    Ma che cazzo si fumano questi ritardati????

I commenti sono chiusi.