Iene pubblicano parcella che inchioda Conte: ma lui non si dimette

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Il documento attesterebbe l’esistenza del negato rapporto di collaborazione professionale tra il premier e il professor Guido Alpa, prima del concorso per un posto vacante di docente ordinario di Diritto Privato all’Università di Caserta, poi assegnato proprio a Conte da un comitato presieduto proprio da Alpa.

La tesi delle ‘Iene’: “Il presidente del Consiglio Conte ha mentito agli italiani sul concorso con il quale nel 2002 è diventato professore ordinario di diritto privato all’Università di Caserta Luigi Vanvitelli? Il professor Guido Alpa, già mentore e amico di Giuseppe Conte, era incompatibile nel ruolo di commissario d’esame di Giuseppe Conte?”.

“Conte dice che non si fece pagare nemmeno un euro, ma nel progetto di parcella ci sono le presenze in udienza”. Un progetto di parcella su carta intestata e firmata sia da Conte sia da Alpa, da 26.830,15 euro su un unico conto corrente.

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Ora, un nuovo documento: “Oggi pubblichiamo un nuovo documento esclusivo, ovvero la seconda parte di quel progetto di parcella, clamoroso per il suo contenuto perché smentisce la ricostruzione dei fatti data dal premier dopo il nostro servizio della scorsa settimana”.

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Il presidente del Consiglio aveva sostenuto come nel corso del primo grado della causa a cui si riferisce quella parcella, lui non avesse svolto attività difensiva di rilievo e aveva deciso dunque di non farsi pagare dal suo cliente, l’Autorità per la Protezione dei dati Personali.

Ma se è vero che non si è fatto pagare, allora come si spiega la seconda pagina di quel progetto di parcella, che contiene voci di prestazioni svolte durante le udienze a cui partecipò solo Giuseppe Conte? Perché quelle prestazioni sono state inserite nella lista delle competenze da pagare, con tanto di corrispettivo economico determinato per ognuna di quelle voci?

E se non fossero state prestazioni da lui eseguite perché mai anche Giuseppe Conte firmò anche lui quel progetto di parcella?




Un pensiero su “Iene pubblicano parcella che inchioda Conte: ma lui non si dimette”

  1. Le poltrone non le mollano nemmeno se li becchi con un tramezzino al neonato in bocca…
    Non sorprende affatto.

I commenti sono chiusi.