De Magistris nomina ‘garante detenuti’ parcheggiatore abusivo

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“Il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha firmato un decreto sindacale con il quale ha nominato Pietro Ioia Garante dei diritti delle persone detenute e private della libertà personale”. Lo rende noto il Comune di Napoli.

I Poliziotti penitenziari lo ricorderanno per le denunce contro la Polizia Penitenziaria e la cosiddetta “cella zero”, altri lo riconosceranno come “sindacalista” dei parcheggiatori abusivi di Napoli che si sono costituiti come associazione dei “Ex DON” (ex detenuti organizzati diNapoli).

Pietro Ioia è anche colui che ha partecipato come comparsa in un film le cui riprese si sono svolte nel carcere di Napoli Poggioreale in cui impersonificava un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria in uniforme (in foto). Il caso scatenoò numerose polemiche tra i sindacati di Polizia Penitenziaria.

“Il sindaco Luigi de Magistris – spiega l’Assessore alle Politiche Sociali e al Lavoro Monica Buonanno – ha appena nominato Pietro Ioia Garante dei Detenuti della città di Napoli. E’ il risultato di un lavoro teso alla salvaguardia della dignità delle persone e rappresenta una svolta storica per la tutela dei diritti civili, perché un Paese veramente libero è quello che promuove politiche tese a tutelare e a far rispettare i diritti di ogni persona, anche quelle detenute, garantendone la dignità ed eliminando ogni forma di marginalità sociale”. “I valori di uguaglianza e solidarietà guidano l’azione amministrativa – conclude l’assessore – e il Comune di Napoli con l’istituzione del Garante per i diritti dei detenuti vuole dare seguito proprio ai dettami della Carta Costituzionale. Abbiamo individuato una figura che possa contribuire a rendere più dignitoso il percorso di permanenza in carcere: auguriamo a Pietro Ioia, da sempre in prima linea a tutela della dignità dei reclusi, di fare un buon lavoro e di contribuire al miglioramento delle condizioni delle persone nelle carceri”.




3 pensieri su “De Magistris nomina ‘garante detenuti’ parcheggiatore abusivo”

  1. Quando da piccolino, avrò avuto 7 o 8 anni, chiesi a mia Nonna paterna Palmira, cosa è la Dignità, mi rispose che era una specie di “scudo” che serviva come distintivo, molto invidiato da “certe” persone, per non avere problemi con la “società sana” e che si poteva perdere ed era molto difficile da recuperare. Mi raccomandava anche di non reagire (dimostrazione di infantilismo e poca intelligenza) alle offese verbali, “dentro un orecchio, fuori dall’altro”, oppure “se ti danno un pugno guardati attorno, se puoi rispondi con dieci anche calci ben assestasti e al posto giusto e scappa!” ella mi ha insegnato molte cose che mi sono servite nella vita.
    E’ stata una fortuna per me aver avuto questa nonna, suo marito morì in guerra nel ’17, lasciandola sola ed indifesa con 3 figlie e mio padre; i nonni materni erano deceduti nel giro di 3 anni, lasciando alla mercé di parenti “senza dignità” quattro figli, ai quali hanno preso tutto, ma non la dignità, perché ancora bambini dai 4 agli 11 anni (c’è stato addirittura un processo), i due maschi li hanno sfruttati nei lavori di monte più pesanti, figuratevi che non li facevano mangiare alla stessa tavola degli altri familiari, le due femmine per fortuna le misero in collegio.
    Per me certi parassiti vanno eliminati, non mantenuti inefficienti: pesano sulle tasche di chi Paga le Tasse !!!

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