Biancalani mette il presepe sul materasso degli immigrati: “Gesù è profeta islamico”

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Il presepe sui materassi dei suoi immigrati clandestini e appeso dietro il permesso di soggiorno di Gesù clandestino.

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Questo delirio è il presepe di quest’anno nella ex chiesa di Vicofaro, ormai un bivacco afroislamico, nella parrocchia di don Massimo Biancalani.

“Lo realizzeremo tutti insieme con i ragazzi che pur essendo musulmani sentono tantissimo il Natale – millanta all’Adnkronos don Biancalani – perché nel Corano si parla del concepimento di Maria e della nascita di Gesù che per loro è un profeta importante. La maggior parte di loro – aggiunge con tenerezza – sono poco più che bambini, ragazzi giovanissimi che festeggiano con noi, accettano il regalino… Insomma siamo una grande famiglia”.

Avete letto bene: l’Uomo Dio, che è il senso profondo del Natale, storpiato da un presunto prete che lo paragona al ‘profeta islamico’.

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Don Biancalani è orgoglioso dei suoi ragazzi, per questo non accetta che si denunci quello che fanno davanti alla chiesa. E per questo conferma l’intenzione di sporgere una nuova denuncia nei confronti di Matteo Salvini che in un tweet dell’8 dicembre in cui aveva rilanciato il video di Fuori dal Coro in cui i cittadini di Vicofaro lamentavano scene di sesso ad ogni ora del giorno e della notte, compresi rapporti sessuali consumati sul cofano delle automobili davanti alla ex chiesa, ora bivacco afroislamico.

Ieri Biancalani ha tenuto anche a precisare che lui non fa sesso con i suoi giovani maschi africani coi quali condivide tutto:

Don Biancalani querela tutti (anche Salvini): “Non faccio sesso coi profughi”




5 pensieri su “Biancalani mette il presepe sul materasso degli immigrati: “Gesù è profeta islamico””

  1. Hey, don, se la metti così per i giudei il mio Signore è “Shaitan”, ovvero l’avversario. E noi siamo amalechiti. Mi piace il “ritorno alle origini. Deus Vult!

    1. Se vuoi posso essere anche più originale e dopo un sacrificio di pollame li raso al suolo e poi magari taglio le mani a tutti, come faceva Giulio Cesare. O Crasso, che era ancora più cattivo. Dimmi tu.

I commenti sono chiusi.