Il presepe della Casa della Carità a Milano è clandestino, lo sfondo della Natività realizzato con il materiale delle coperte termiche. Il solito feticcio che gli invasati dell’accoglienza piazzano ovunque.
“Una speranza salvifica per le molte persone soccorse in mare, che nell’oro delle coperte termiche in cui sono state avvolte – spiega l’associazione – hanno ritrovato una vita che sembrava perduta. Per questo, si è scelto di utilizzare anche questo materiale nell’allestimento del presepe”.
Il presepe della Casa della carità è allestito all’ingresso della struttura, in una nicchia sulla strada, per essere visibile a tutti. “È il nostro modo per condividere con i nostri ospiti, gli operatori, i volontari e con la città i tanti messaggi che il Natale ci consegna, perché, come ci ha appena ricordato Papa Francesco nella sua visita a Greccio, il presepe è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura”, afferma don Virginio Colmegna.
L’unico ‘prete rosso’ che riconosco e’ Antonio Vivaldi (l’autore delle Quattro Stagioni)Degli altri dovrebbe occuparsi il Santo Uffizio.