Ong, soccorritore confessa: “Scafisti ci portavano immigrati” – VIDEO

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Ora che le Ong sono tornate in Libia grazie alla riapertura dei porti voluta dal governo del ribaltone, con una in particolare che fa la spola tra l’Italia e l’Africa nonostante sia sotto inchiesta per le ‘navi dei veleni’, è bene ricordare con chi abbiamo a che fare.

A partire dalla preziosa testimonianza che un ex membro dell’equipaggio fece proprio l’anno scorso, e che messa insieme a quello che sta accadendo oggi, spiega molte cose:

“Nell’ONG ero un rescue team, nell’attività di soccorso e ricerca al mare…”. Al supertestimone è stato quindi chiesto se si occupasse di andare a soccorrere le vittime del Mediterraneo, la risposta è stata: “I migranti al mare, sui gommoni e poi una volta tutti imbarcati, ero addetto alla sicurezza”. L’uomo ha affermato di essere stato imbarcato per ben sette mesi: dal 5 Settembre 2016 fino a Novembre e poi dal 15 Aprile fino al 2 Agosto 2017.

“Noi le prime anomalie le abbiamo riscontrate nel primo viaggio che abbiamo fatto nel Mediterraneo. partiti da Augusta, dalla Sicilia, abbiamo fatto un trasbordo con la nave Iuventa e abbiamo notato un gommone dopo il trasbordo che si riallontanava verso le coste libiche. Veniva rimorchiato da un’altra barchetta. Appena arrivati in zona, già c’erano delle barchette con degli scafisti, presumo gli scafisti, dei trafficanti, delle persone che rimorchiavano i gommoni e li riportavano indietro”.

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Ancora: “Rimorchiavano, secondo me, prima i migranti verso di noi e poi dopo li riportavano indietro i barconi vuoti”. In poche parole, cosa hanno visto il supertestimone ed i suoi colleghi? Presumibilmente, dal precitato gommone venivano scaricati i migranti sulla nave Iuventa, poi trasbordati sulla Vos Hestia (dove lavorava lo stesso supertestimone) ed in seguito tale gommone si allontanava a tutta velocità di nuovo verso la Libia. E’ stato dunque chiesto all’intervistato se fu possibile segnalare tale anomalia, la risposta di seguito: “No, in quel… In quello specifico episodio no. Arrivati al porto di Trapani scendiamo per segnalare alle autorità competenti del porto delle anomalie che c’erano sula nave e veniamo bloccati…”. Da chi? Ebbene, secondo le affermazioni dell’uomo: “Dal team leader di Save The Children”.

Il testimone del video è uno di quelli minacciati di morte recentemente:

“Uccideremo chi denuncia Ong”: minacce di morte a Salvini

Perché il business è grande. E la parte economica è solo quella minore.