MES, Borghi svela i retroscena: “Così Salvini e Di Maio dissero NO”

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Claudio Borghi svela i retroscena della riunione di giugno a Palazzo Chigi sul MES: “A Bagnai fu mostrato da Conte il testo in inglese del nuovo MES che lui capì molto velocemente. Inviò subito un messaggio di commento e sintesi a Salvini e Di Maio. Da qui la reazione di Matteo con il suo famoso ‘non firmiamo un cazzo’. Questo si tradusse in politichese nella risoluzione congiunta Molinari/D’Uva che esortava il governo a non effettuare modifiche”

La cosa spassosa è che nel programma del M5S, votato dagli attivisti, è addirittura presente l’abrogazione del MES: