C’è un ferito nell’incendio divampato questa notte nella baraccopoli della mafia nigeriana di Rignano, nelle campagne tra San Severo e Rignano Garganico.
Si tratta di una clandestina africana tra i 35 e i 40 anni che ha riportato ustioni alle braccia.
Nel rogo, a quanto si apprende da fonti di polizia, sarebbero state distrutte circa 200 baracche. Attualmente nel ghetto vivono circa mille abusivi.
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Gli investigatori stanno cercando di risalire alle cause dell’incendio. Non si esclude alcuna pista investigativa, nemmeno quella del dolo.
Nel 2017 il ghetto venne sgomberato e posto sotto sequestro dalla Direzione distrettuale di antimafia di Bari, dopo la morte in un rogo notturno di baracche di due cittadini del Mali. Successivamente le baracche sono state ricostruite dai clandestini tornati nella zona.
Stato di merda. Queste baraccopoli vanno rastrellate, rase al suolo e gli ospiti rimpatriati con aerei militari.
Alcuni andrebbero rimpatriati coi voli miliitari, ma solo i superstiti di un massacro, con lo scopo di dissuadere una volta in patria i loro simili a sbarcare in Italia. La maggioranza andrebbe torturata fino allo sfinimento in diretta televisiva.