Sgozzati da islamico erano attivisti contro il ‘razzismo’

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Si chiamava Saskia Jones e aveva 23 anni la seconda vittima dell’attacco di London Bridge. Lo ha reso noto Scotland Yard, confermando anche l’identità già nota ieri dell’altra vittima, il 25enne Jack Merritt. Entrambi i giovani erano laureati all’università di Cambridge e sono stati uccisi da Usman Khan nella sala in cui è iniziato l’attacco durante una conferenza sulla riabilitazione dei detenuti organizzata a Londra dallo stesso ateneo di Cambridge a cui il killer era stato invitato in veste di ex recluso.

Jack Merrit era un sostenitore della società multietnica e lottava contro il razzismo. Riteneva vi fossero troppi neri e islamici nelle prigioni britanniche. Li voleva nelle strade.

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Il padre lo aveva educato ad essere una ‘sardina’.

Beh, uno di troppo, Jack. Bizzarro che a salvare gli altri sia stato uno dei pochi detenuti bianchi.

E’ l’ennesima storia di una ‘sardina’. Amano lasciarsi divorare in branco.




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