Si chiamava Saskia Jones e aveva 23 anni la seconda vittima dell’attacco di London Bridge. Lo ha reso noto Scotland Yard, confermando anche l’identità già nota ieri dell’altra vittima, il 25enne Jack Merritt. Entrambi i giovani erano laureati all’università di Cambridge e sono stati uccisi da Usman Khan nella sala in cui è iniziato l’attacco durante una conferenza sulla riabilitazione dei detenuti organizzata a Londra dallo stesso ateneo di Cambridge a cui il killer era stato invitato in veste di ex recluso.
Jack Merrit era un sostenitore della società multietnica e lottava contro il razzismo. Riteneva vi fossero troppi neri e islamici nelle prigioni britanniche. Li voleva nelle strade.
Il padre lo aveva educato ad essere una ‘sardina’.
Society is a black comedy pic.twitter.com/WJsp8PrUER
— The American Sun (@NewAtlantisSun) December 1, 2019
Beh, uno di troppo, Jack. Bizzarro che a salvare gli altri sia stato uno dei pochi detenuti bianchi.
E’ l’ennesima storia di una ‘sardina’. Amano lasciarsi divorare in branco.
Benissimo du stupid in meno
non solo Allah ma anche Jahweh a volte è grande…