Celentano fa la sardina pro-migranti e affonda: italiani cambiano canale

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Dopo la parte musicale con Morgan, ad Adrian entrano i giornalisti in studio. Sono Francesca Fialdini, Chiara Geloni e Luca Sommi. “La gente si chiede perché parli poco di politica, io comprendo, ma vedendo il mare, e non parlando di politica ti chiedo di parlare di pesci. Ti piacciono le sardine?”, chiede Sommi riferendosi al nuovo movimento di sinistra.

“Mi piacciono – risponde Celentano – perché vanno controcorrente hanno un pregio importante ed è importante andare controcorrente”. Il giornalista continua a parlare di “pesce”, e questa volta parla di Capitano, o meglio “Capitone”, ma è evidente il riferimento a Matteo Salvini: “Il Capitone avrebbe potuto piacermi all’inizio quando la gente aveva paura, perché la gente ha paura, però poi dopo c’è stata qualche…”, e tronca la frase.

E già, le sardine che vanno controcorrente fa ridere di per sé.

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Si parla poi di migranti. E qui il pensiero è decisamente antisalviniano. “Secondo me a Lampedusa non ci vorrebbero solo quelli che accolgono, ma ci vorrebbe delle guardie con i cannocchiali, che li vedessero e andassero incontro per farli sbarcare, non si può lasciare la gente dieci, dodici giorni su una barca dopo quello che hanno passato”.

E la sardina Celentano è stata seguita solo da 2.695.000 spettatori pari all’11,1% di share, mentre il cartone animato “Adrian” è crollato addirittura 1.263.000 spettatori pari all’8.3% di share. Su Canale 5. Con una media quindi di poco inferiore ai 2 milioni di spettatori.

A Rai1 è bastato programmare il film “La famiglia von Trapp – Una vita in musica” per vincere la serata con 3.286.000 spettatori e il 14,5% di share.

Mentre è boom su Rete4 per il talk politico “Dritto e Rovescio” che con Salvini ospite ha ottenuto 1.406.000 spettatori con l’8,1%.




5 pensieri su “Celentano fa la sardina pro-migranti e affonda: italiani cambiano canale”

  1. Celentano, al di là dell’impareggiabile talento artistico espresso tra gli anni ’60 e ’70, quanto a politica è sempre stato un idiota.

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