L’arcivescovo di Milano Mario Delpini ha espresso di persona la sua solidarietà a don Giorgio De Capitani, il sacerdote condannato lo scorso 11 novembre per diffamazione dal Tribunale di Lecco a seguito di una querela del leader della Lega Matteo Salvini.
Lo ha confermato lo stesso don Giorgio che ha ricevuto la visita dell’arcivescovo nella sua abitazione a La Valletta Brianza in provincia di Lecco.
“E’ stato un bell’incontro – ha raccontato il prete – gli ho detto tutto quello che dovevo dire e l’Arcivescovo mi ha espresso la sua solidarietà, al di là del modo di pensare di ciascuno, autorizzandomi a rendere noto l’incontro”.
Don Giorgio De Capitani ha raccontato poi sul suo sito ciò che è successo, spiegando che “Non tutto il male vien per nuocere” perché la sentenza di condanna “è stata una “bomba” che ha scatenato anche un’apertura “provvidenziale” dagli aspetti diversi”.
Ricordiamo che De Capitani ha invocato l’assassinio di Salvini:
Prete voleva uccidere Salvini, ora provoca: “Soldi ai clandestini”
Quindi abbiamo un vescovo che dà il suo benestare all’assassinio di Salvini. A cui lo diciamo ancora: con la gerarchia ecclesiastica non si fanno compromessi, sono corrotti moralmente, eticamente e in tutti i sensi possibili. Sono il nemico.
Del resto, è questo vescovo:
‘Questo stupro resti tra noi’: il vescovo cercò di coprire il prete gay
Come mai non è in galera?
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