La gang di Bibbiano si inventava la presenza di una rete di pedofili per giustificare il ratto dei bambini:
Bibbiano, arrestata: “dietro c’è rete di pedofili, sacrifici rituali”, PD vuole insabbiare – VIDEO
Ma non ci sono state altre Bibbiano in Emilia:
Gli psicologi di Claudio Foti, alla Hansel e Gretel avevano tutto sotto controllo. Era semplice procedere con le sedute. Bastava seguire alcune linee guida. Se i bambini, nei loro racconti o ottraverso i loro disegni, utilizzavano le parole bosco, camionista o maschera scattava il campanello d’allarme. Quelli erano i segnali che il piccolo era finito nelle mani dei pedofili.
Storie surreali che aggiungono dettagli inquietanti a quella che già dalle carte della procura di Reggio Emilia si era mostrata come una vicenda disumana. Testimonianze che, Rossella Ognibene, legale di Federica Anghinolfi, respinge. Non ci sono prove che confermino i racconti dei testimoni.
Eppure la storia rende tutto amaramente più credibile. Qualcosa di troppo simile era già successo. A pochi chilometri di distanza da Bibbiano. Nel 1997 gli stessi racconti di sette staniche di pedofili che abusavano di minori e compivano riti nei cimiteri portò, nella Bassa Modenese, ad aprire un indagine. 16 bambini vennero allontanati dalle proprie famiglie e il parroco più amato della zona morì, nella stanza del suo avvocato, abbandonato dal suo stesso cuore che non resse il peso delle accuse. Nessuno trovò mai le prove dell’esistenza di una setta di maniaci che sacrificavano i propri bambini. Quasi vent’anni di processi e poi la verità. Le accuse non reggono. Nessuna setta è mai esistita. Alcuni degli imputati vennero assolti nel 2013 dalla Corte d’ Appello. Ad interrogare quei bambini che raccontarono gli atti osceni, anche ai tempi furono gli operatori della Onlus di Claudio Foti. La stessa che, nei casi dei bambini di Bibbiano, è stata accusata di plagiare le piccole vittime al fine di inculcare nelle loro menti ricordi falsati.
Ancora una volta sembra di assistere al un film già visto. Una delle bambine dei “Diavoli della bassa” il cui padre è finito in carcere con l’accusa di pedofilia, venne poi rintracciata da Pablo Trincia autore del podcast Veleno in cui racconta la verità sui casi di Mirandola. La ragazza a anni di distanza confidò al giornalista “di avere la percezione di essersi inventata tutto”.
E come in ogni fiaba che si rispetti, la verità è al di là dello specchio. Distorta. E i mostri erano i finti buoni. La gang di pedofili esiste, ma è il Partito Di Bibbiano.
Riti cannibaleschi,torture,pedofilia,abusi sessuali….Non ci posso credere.La documentazione relativa agli affidi ed a chi vanno in affido i bambini è trasparente.Come posso credere che ci sono stati questi atti con la morte del minore?I controlli nel caso di affido se ne fanno sempre.Come giustificare la sparizione del soggetto?A me pare che sia una fake news.Ma il dubbio rimane.Nel caso fosse vero ammazzateli tutti questi bastardi.