Mostra shock (demenziale) a #Napoli. In una pseudo scultura viene rappresentato #Salvini che spara a due immigrati (#risorseINPS), una mamma e un figlio. Questa storia deve finire, l'odio della #sinistra ci ha rotto 3/4 di ceppa. La #CommissioneSegre che fa? Dorme? #RadioSavana pic.twitter.com/DRVlsMp4BC
— RadioSavana #resilienza19 🇮🇹 (@RadioSavana) November 23, 2019
A realizzare questa scultura è Salvatore Scuotto, del gruppo della Scarabattola, tra le formazioni di maestri presepiali più creative. Questa formazione viene anche definita “controcorrente, solita anche a messaggi forti”. Ma forse questa volta ha esagerato. Salvini che spara a due immigrati è davvero troppo. Inaccettabile. L’artista, implicitamente, pare dare dell’assassino all’ex ministro dell’Interno. “Mi sono stancato – dice – e ho messo tutto quello che provo in queste sculture. Quando mi hanno invitato alla mostra non volevo partecipare, poi ho annunciato che avrei creato volutamente qualcosa di disturbante e la proprietaria dello spazio, Bianca Santangelo, mi ha dato massima libertà”.
Scuotto, pur non rinnegando la sua opera, ammette che in alcuni casi “la mano è scappata. Mentre mettevo insieme il mio contributo l’ho guardato e ho detto: ‘Che cosa ho combinato?’, però, invece di fermarmi sono andato fino in fondo all’idea che avevo”. Ed è uscito quello che vedete. L’artista, nel giustificare la propria creazione, spiega di aver dato vita a questa massa di odio quando Salvini era ancora ministro dell’Interno, “poi si è eliminato da solo. Ho voluto rappresentarlo come un bambinone che gioca a un videogame popolato da fantasmi, come si vede dai dettagli della pistola che è intenzionalmente spropositata. Dico che il suo messaggio politico è infantile, come una costante play station in cui bisogna individuare il nemico e abbatterlo”.
Andiamo controcorrente: a noi l’installazione piace. Clandestini zombies e Salvini giustiziere. Un meme interessante e non volutamente pro-Salvini.
Non vedo l’ora di tornare a Napoli per ammirare i fantastici Presepi tradizionali, non queste porcherie.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) November 23, 2019