Immigrati pestano le donne 4 volte più degli italiani: ma i giornali hanno nascosto i dati

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Ne abbiamo parlato ieri:

Violenza sulle donne, report polizia: “Vittime sono italiane e carnefici immigrati”, i giornali lo nascondono

I media di distrazione di massa, invece, hanno manipolato il report presentandolo in maniera opposto a quello che è in realtà.

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Come si confeziona una notizia sgradita, ma della quale non si può non dare conto? Chiedete ai media mainstream, che sono quasi unanimemente riusciti nel mirabile intendo di attribuire agli italiani le maggiori responsabilità della violenza sulle donne mentre citano dati che segnalano come siano gli immigrati ad avere una propensione ben maggiore a commettere odiosi reati di tal fatta.

Il gioco è sottile. E proprio su questa sottigliezza gioca l’equivoco su cui ci si getta a capofitto. Il trucco è tutto statistico: “Vittime e carnefici italiani nell’80 per cento dei casi” si legge a caratteri cubitali ad esempio su Repubblica. Se è vero che il titolo fa buona parte di un pezzo, il quotidiano del gruppo L’Espresso pare aver subito ed agevolmente individuato il colpevole.

Peccato che, all’interno dell’articolo, la percentuale cominci già a scendere: “carnefici italiani nel 74 per cento dei casi”, viene spiegato, citando un recente rapporto della Polizia di Stato. E peccato anche che, per arrivare al totale, manchi all’appello un 26% di episodi che, giocoforza, devono riguardare cittadini stranieri. Gli italiani restano dunque indubbiamente in maggioranza, ma per un motivo molto semplice: sono maggioranza in Italia. Lecito quindi che commettano, in valore assoluto, più reati.

Violenza sulle donne: un ripasso di statistica
Ogni statistica che veda una popolazione suddivisa secondo un criterio (nel nostro caso la nazionalità) deve però, per potersi dire completa, necessariamente comprendere anche il relativo insieme di riferimento. Vale a dire: bene, gli italiani commettono più violenza sulle donne, ma con quale “intensità”?

Qui casca il proverbiale asino – forse un ripasso dei concetti elementari gioverebbe – perché l’accusa lanciata avrebbe senso solo se gli italiani fossero il 74% della popolazione e gli stranieri il 26%. Peccato che non sia così: gli stranieri rappresentano infatti meno del 9% dei residenti. Questo significa che hanno una propensione ben maggiore – tripla, lo ripetiamo: tre volte tanto – a compiere atti di violenza sulle donne, anche se nel complesso risultano meno denunce a loro carico. Il che è perfettamente comprensibile, dato che sono una minoranza entro i nostri confini.

In realtà, i numeri sono peggiori. L’allarme è addirittura superiore al ‘triplo’. E’ vero, commettono 3 volte violenze sulle donne rispetto alla loro incidenza sulla popolazione, ma visto che gli italiani (circa il 92 per cento della popolazione) commettono il 74% delle violenze, quindi con 0,8 rispetto all’incidenza sulla popolazione totale, significa che gli immigrati hanno una propensione 4 volte superiore agli italiani a commettere violenza sulle donne.




3 pensieri su “Immigrati pestano le donne 4 volte più degli italiani: ma i giornali hanno nascosto i dati”

  1. Per questo motivo bisogna smetterla di parlare di Italiani e stranieri ma di bianchi e di negri. Il colore delle pelle non è correlato alla maggiore propensione allo stupro dei neri rispetto a tutti gli altri, e e donne negre in questo sono parimenti vittime di quei bruti fermi all’età dela pietra (credo che le negre, pur con i loro limiti, siano più intelligenti dei negri con cui poverette hanno a che fare). Se un Ucraino o un Albanese disadattato e alcolista pesta più di un italiano possiamo sperare che i suoi figli (chiaro che se non ne fa forse è meglio) potrebbero pestare meno, i figli dei negri impossibile. Oltretutto ho visto come li educano, frustate come se piovesse a 7 otto anni, per loro le botte hanno un significato diverso. Forse fanno pure bene.

    1. Mi correggo, il colore delle pelle è correlato ad una maggiore propensione allo stupro al furto alle botte in qualsiasi civiltà religione e stato. Negro significa più stupri più violenza più schizofrenia meno depressione e maggiore difficoltà di concentrazione. Il concetto di stato Nazionale aveva senso quando eravamo bianchi, adesso l’emergenza è salvare la razza bianca trovando un territorio in cui i signori negri sono pregati di non mettere piede. Basta un’isoletta, appena son tutti negri altrove li conquistiamo in 15 giorni. Poi giù duri stavolta.

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