Assume una piega ancora più inquietante lo scandalo di Bibbiano:
Questa notizia merita di essere diffusa OVUNQUE. #Bibbiano: esiste una rete di pedofili attivi in provincia #ReggioEmilia, che secondo la responsabile dei servizi sociali #FedericaAnghinolfi compiono riti satanici, omicidi e cannibalismo rituale. #ParlateciDiBibbiano #RadioSavana pic.twitter.com/T32MiZNoeo
— RadioSavana #resilienza19 🇮🇹 (@RadioSavana) November 22, 2019
Ecco cosa si inventano pur di continuare il traffico. E’ probabile, invece, che la rete di pedofili sia quella a cui fornivano bambini: perché dietro una menzogna c’è sempre una parte di verità.Rovesciata, come ad uno specchio.
Anghinolfi è l’assistente sociale lesbica che partecipava ai convegni PD e che dal Pd era stata convocata in Parlamento a parlare di affidi:
Bibbiano, ‘psicologa’ vicina al PD chiedeva 350mila euro per “curare” i bambini rubati ai genitori
Ecco perché avevano bisogno di più bambini:
Non è solo una questione di soldi, Bibbiano. C’è molto di più. Ci sono i mostri. I mostri di Bibbiano.
E allora non è un caso che il Partito di Bibbiano si appelli alle toghe rosse per insabbiare lo scandalo affidi in Emilia.
Il Comune di Ferrara, espugnato a giugno dal leghista Alan Fabbri, ha approvato l’istituzione di una commissione di inchiesta per fare luce sulla cellula locale del Sistema Bibbiano. Ma il Pd la vuole affossare.
Per questo è fondamentale espugnare l’Emilia Romagna. Per evitare l’insabbiamento. Già in parte avvenuto con la conclusione dell’indagine della Regione Emilia Romagna, che recita: “I servizi comunali sono complessivamente ben organizzati sul territorio – ha detto il presidente della commissione Giuseppe Boschini (Pd) – che operano in un quadro sempre più complesso, con risorse non sempre adeguate: serve un passo avanti anche da parte della Regione Emilia-Romagna per migliorare il coordinamento di queste complessità”.
Il Partito Di Bibbiano che indaga se stesso e non trova nulla di irregolare. Tutte bufale.
Ma a Ferrare non possono controllare la la commissione di inchiesta, e temono così che scoperchi non solo le malefatte della zona, ma che poi scoperchi tutto il sistema regionale. E allora, ecco l’idea: presentare un ricorso al Tar per chiedere che la delibera che istituisce la commissione sia dichiarata illegittima.
Vogliono insabbiare tutto.
Forse sono io che oggi non connetto, ma di quel servizio non ho capito una cippa.