“Vogliamo capire le cause sociali dell’omicidio dei poliziotti”

“Qualcuno dice che di fronte a fatti del genere si sta zitti – si sente dire una ragazza – (perché) delle vite umane sono state uccise. Che solo la voce di Stato si deve sentire. Ma questo a noi non ci sta bene. Non ci sta bene perché noi le lacrime per i due poliziotti uccisi non le versiamo”. L’omicidio “scuote” la decina di manifestanti, certo. Ma loro vogliono anche capire “le cause sociali che portano a fatti del genere”, cioè a crivellare di colpi due agenti. “I due caduti hanno deciso di impugnare le armi servendo lo Stato – continua la capopopolo – La loro era una scelta consapevole. C’è chi lo fa per lo stipendio, chi perché crede di dare una mano, chi vuole un minimo di potere. Sono caduti facendo quello che facevano: cioè un servizio che danneggia la libertà. Imponendo con la forza delle leggi di altri, i quali sfruttano questi loro servizi e attraverso di essi sfruttano le masse assoggettate di ignoranti”.

La manifestazione, con tanto di brindisi, di fronte al carcere dove è rinchiuso il killer, l’immigrato dominicano Maran: “Ci sono stati brindisi per la morte dei due agenti”

Vergogna a #Trieste! Un gruppo di anarchici si sono riuniti davanti la questura e hanno brindato alla morte dei 2 Agenti della @poliziadistato definendoli 2 mercenari. Mi auguro con tutto il cuore che questi scarti della società civile vengano arrestati oggi stesso. #RadioSavana pic.twitter.com/mcy4c4ugXc

— RadioSavana #resilienza19 🇮🇹 (@RadioSavana) November 21, 2019

Segui Vox