Prato, consigliere cinese giustifica violenze Hong Kong e vuole regolarizzare i clandestini cinesi

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Prato città cinese. Già poliziotti cinesi pattugliano la città da anni, per un bizzarro accordo con il governo cinese. Ora, dall’anno scorso, due cinesi siedono nel consiglio comunale eletti dal PD, a caccia di voti etnici.

E uno di loro, Marco Wong, ha sminuito le violenza di Hong Kong paragonandolo all’Alto Adige!

Wong ha fatto un accostamento fra la situazione di Hong Kong «e le tensioni, anche violente, che si sono verificate nelle regioni a statuto speciale (Alto Adige-Sud Tirolo)». Non solo, nello stesso documento, votato dalla maggioranza, il consigliere ha impegnato il sindaco e la giunta «a invitare le associazioni del terzo settore, ordine degli avvocati e professionisti esperti in diritto sull’immigrazione a rendere edotti gli eventuali clandestini di origine cinese e di Hong Kong dei loro diritti a richiedere un permesso di soggiorno per motivi umanitari». Vi sembra strano che un cinese faccia gli interessi dei cinesi come lui?

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L’opposizione leghista ha accusato il consigliere cinese di non aver mai condannato apertamente le azioni della Cina a Hong Kong, poi di aver «vergognosamente paragonato l’invasione e l’occupazione militare del Tibet al nostro Alto Adige», oltre ad aver fatto un accostamento analogo con Hong Kong. Infine, in un documento unico firmato da Lega, lista Spada, FdI e lista Garnier, l’opposizione ha attaccato Wong e la maggioranza «perché ora il Comune si adopererà, tramite le associazioni di volontariato e gli ordini professionali, affinché i clandestini cinesi possano richiedere permessi di soggiorno anche per motivi umanitari, in modo da restare qui regolarmente». Secondo il centrodestra «il consigliere Wong ha il dovere morale di dimettersi», dopo aver «dimostrato che più che essere un consigliere comunale della Repubblica Italiana, risponde allaCina».

Una posizione ripresa dal deputato di Cambiamo! Giorgio Silli: «Trasecolo di fronte alla polemica che si consuma in consiglio, dove il consigliere Wong esprime una posizione poco comprensibile. Sia chiaro: vuole fare gli interessi dell’Italia o della Cina?».

Via i cinesi da Prato. Riprendetevi la città. O finirete come Hong Kong.