L’Italia è unica al mondo. Anche per questo dobbiamo difenderla dall’invasione. Ad ogni costo. Per le tombe dei nostri avi che riposano ovunque su questa terra.
Un’antica tomba probabilmente di epoca romana è stata riportata alla luce dalla violenta tempesta di acqua e vento che ha sferzato martedì e mercoledì scorsi Porto Cesareo, nel Salento. La tomba è stata scoperchiata sul bagnasciuga di fronte a Torre Chianca, l’antica torre di vedetta della marina cesarina, in un’area dove gli esperti avevano già ipotizzato la presenza di una necropoli. A segnalare l’accaduto sono stati alcuni surfisti che si sono accorti della presenza di alcuni resti ossei, tra cui un teschio vicino al sarcofago scoperchiato. Questa mattina sul posto è intervenuto personale dell’area marina protetta, del Comune e della Soprintendenza per il recupero dei reperti ossei dispersi.
Bellissimo. Ma significa anche, come del resto risaputo, che il livello del mare è salito negli ultimi secoli. E questo significa che il cambiamento climatico non dipende dall’attività umana, visto che l’effetto serra dovuto ad attività umana non c’era all’epoca dei romani.