Per Salvini i teppisti rossi dei centri sociali sono una banda di “figli di papà viziati e squadristi” che, anziché mettere a soqquadro le città e attaccare le forze dell’ordine, “dovrebbero andare a lezione di democrazia, di tolleranza e di rispetto”. “È bello che poi vanno nelle piazze contro i nuovi fascisti che saremmo noi quando gli unici fascisti, gli unici squadristi sono quelli che fuori con la violenza, con le urla, con i petardi, con le bottiglie e con i sassi vorrebbero a impedire a presunti fascisti di esprimere pacificamente le loro idee”, ha continuato l’ex ministro dell’interno durante una diretta Facebook.
Durante la diretta su Facebook, Salvini è tornato a pungolare anche la sinistra che nei giorni scorsi si è fatta promotrice della commissione Segre contro l’odio e il razzismo. “A sinistra mi fa pena chi parla di antisemitismo e va a braccetto con chi brucia la bandiera di Israele”, ha commentato il leader del Carroccio promettendo di stare “sempre al fianco della democrazia israeliana, baluardo di civiltà nel Medioriente dilaniato da estremismi islamici”.
Dentro Salvini e i patrioti, fuori la teppaglia rossa con alla testa carne da macello africana che i centri sociali e l’estremismo di sinistra arruola nei centri di accoglienza.
#Bologna: i #centrisociali lanciano bottiglie, fumogeni e raudi contro le forze dell'ordine che rispondono con gli idranti per disperdere la folla violenta.
Ora si attende la dovuta prese di distanze della sinistra.#Salvini #PalaDozza pic.twitter.com/mAZSF67HMt— Francesca Totolo (@francescatotolo) November 15, 2019
Salvini, interpellato dai cronisti, ieri ha condannato ciò che stava accadendo fuori dal palazzetto: “Fuori ci sono dei teppisti che cercano di aggredire poliziotti e carabinieri – precisa -. In democrazia non funziona così, poliziotti e carabinieri dovrebbero stare in stazione a controllare gli spacciatori, non in strada a bloccare i viali e a usare gli idranti perché ci sono dei violenti per i quali a Bologna può manifestare solo qualcuno che a loro sta simpatico e la Lega no. Siamo in democrazia, Bologna è aperta a tutti“.
In diretta da Bologna, #PalaDozza: che spettacolo! Con Lucia Borgonzoni, con i governatori della Lega, con migliaia di emiliani e di romagnoli.Presenta l’amico Mario Giordano.State con noi!#borgonzonipresidente#26gennaiovotoLega
Posted by Matteo Salvini on Thursday, November 14, 2019
“Se anche qui come in Umbria sceglieranno il futuro, il cambiamento, la Lega e il centrodestra qualcuno a Roma ne dovrà prendere atto”.
“Fuori ci sono dei teppisti che cercano di aggredire poliziotti e carabinieri – ha tuonato Salvini -. In democrazia non funziona così, poliziotti e carabinieri dovrebbero stare in stazione a controllare gli spacciatori, non in strada a bloccare i viali e a usare gli idranti perché ci sono dei violenti per i quali a Bologna può manifestare solo qualcuno che a loro sta simpatico e la Lega no. Siamo in democrazia, Bologna è aperta a tutti”.
#Bologna. Ieri l'avevano promesso, minacciando; sono passati dalle parole ai fatti. Scontri #Collettivi e #CentriSociali contro la #Polizia in via Riva Reno. Vogliono impedire la #democrazia, sono #eversivi, sono #odiatori. La #commissioneSegre da che parte sta? #RadioSavana pic.twitter.com/AKMZPXt4qK
— RadioSavana #resilienza19 🇮🇹 (@RadioSavana) November 14, 2019
[Fuori da Bologna!!!] 🔴🔵
Ora.#Bologna pic.twitter.com/04eKUsU0lg
— giovanna tomai (@seastar1414) November 14, 2019
#Lega al #PalaDozza di #Bologna per l’apertura della campagna elettorale per le regionali.
Fuori i “pacifici” dei centri sociali fanno finalmente una doccia. pic.twitter.com/sXLSbZUHhG— Francesca Totolo (@francescatotolo) November 14, 2019
L’iniziativa più violenta è stata senza dubbio quella dei centri sociali. Tra i cori urlati dai manifestanti, “Odio la Lega” e “Siamo tutti antifascisti”, fino al grido collettivo “Andiamo al Paladozza a far sentire che c’è un mondo diverso”. Prima di arrivare, però, sono stati stoppati dalla polizia. Che ha “salvato” così la festa della Lega.
In diretta da Bologna, #PalaDozza: che spettacolo! Con Lucia Borgonzoni, con i governatori della Lega, con migliaia di emiliani e di romagnoli.Presenta l’amico Mario Giordano.State con noi!#borgonzonipresidente#26gennaiovotoLega
Posted by Matteo Salvini on Thursday, November 14, 2019
Ci siamo quasi, il #PalaDozza è pronto! E voi? 😊#BorgonzoniPresidente
Posted by Matteo Salvini on Thursday, November 14, 2019
#MatteoSalvini e #LuciaBorgonzoni entrano nel #PalaDoza a #Bologna per liberare l'#Emilia #Romagna dal #Pd. #ForzaLucia #SaveTheEmilia #SaveTheRomagna #RadioSavana #resilienza19 🇮🇹 pic.twitter.com/nWMCg9DK5Y
— RadioSavana #resilienza19 🇮🇹 (@RadioSavana) November 14, 2019
#Borgonzonipresidente, liberiamo l’Emilia-Romagna, #26gennaiovotoLega pic.twitter.com/2roltN7HCx
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) November 14, 2019
I servizi ci hanno avvertito l’anno scorso. Individuando la principale minaccia interna nella saldatura tra estrema sinistra e immigrati, da utilizzare come teppisti: un po’ come in epoca romana i patrizi utilizzavano gli schiavi contro i plebei
E’ ricca di spunti la relazione annuale dei servizi segreti al Parlamento, preparata dal Dis.
Ma, essenzialmente, i punti principali sono l’allarme terrorismo islamico, con il pericolo clandestini-terroristi:
Servizi lanciano allarme terroristi sui barconi: “138 immigrati islamici ‘italiani’ con Isis”
L’avanzata delle mafie straniere, in particolare quella nigeriana, ‘grazie’ ai traghettamenti dalla Libia.
E la saldatura tra estremisti di sinistra e immigrazione, con il tentativo di assoldare carne da cannone tra gli immigrati.
In difficoltà per il mancato ricambio generazionale, gli italiani non se li filano più, l’estrema sinistra punta sull’arruolamento della popolazione straniera: “L’eterogenea galassia dell’antagonismo si è distinta soprattutto per il tentativo di superare una persistente tendenza alla “parcellizzazione delle lotte”, così da dare maggiore compattezza al fronte della contestazione. In tale quadro, ha assunto specifico rilievo strategico, nelle progettualità antagoniste, il coinvolgimento nelle mobilitazioni della popolazione straniera, ritenuta, in particolare dai segmenti più oltranzisti, un bacino di reclutamento “capace di produrre conflitto”.
Capito?
Si sta preparando una guerra etnica. La ex sinistra, cooptata dai ‘capitalisti’ nelle sale da tè, ha deciso di arruolare la nuova carne da ‘lotta di classe’: che sarà molto più brutale, perché prima, il poliziotto e l’operaio si riconoscevano nei loro volti, erano figli della gente. Una lotta di classe che vede, tra l’altro, come perdente l’ex operaio italiano, abbandonato in favore di Mohamed, perché Mohamed si lascia manipolare, Mario Rossi no.
Salvini ha ragione da vendere: non è un fascista e ce ne eravamo accorti da tempo.
Una Patria, dal Rodano al Carnaro.