Studio consigliere FdI marchiato da estremisti: “Qui lavora un fascista”

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“Qui ci lavorano dei fascisti”: è la frase scritta su alcuni manifesti affissi sui muri all’ingresso dello studio di Marco Lisei, avvocato e consigliere comunale a Bologna di Fratelli d’Italia.

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Dell’episodio dà notizia, con un video su Facebook, lo stesso Lisei, protagonista nei giorni scorsi con il deputato Galeazzo Bignami di un altro video pubblicato sempre su Facebook.

Nel filmato i due passavano in rassegna nomi e cognomi di famiglie di immigrati sui citofoni di case popolari a Bologna. Per dimostrare che le case popolari vanno tutte a loro.

L’iniziativa dei due politici bolognesi aveva suscitato polemiche e anche un esposto al garante della privacy presentato dall’avvocat* Cathy La Torre, promotrice del network ‘Odiare ti costa’, che nei mesi scorsi era discesa al disonore delle cronache per essersi opposta all’emendamento anti-pedofilia di FdI in Regione.




Un pensiero su “Studio consigliere FdI marchiato da estremisti: “Qui lavora un fascista””

  1. #odiareticosta e i grammaticalmente scorretti Sentinelli propongono questa petizione:

    “Nelle piazze virtuali si usano espressioni di odio e discriminazione facendo appello alla libertà di espressione, mentre migliaia di persone ogni giorno vengono ferite e danneggiate nella propria immagine, nella propria identità personale, nel proprio equilibrio psicologico. https://www.change.org/p/basta-odio-in-rete-odiareticosta?fbclid=IwAR2zArANYvMOc3b5hoxW0SFUPk7qGb2cLoN-ebMCw3iTH586ngtwbnL3XKw

    Vedete come rimarchino la propria immagine, la propria identità personale, il proprio equilibrio?

    In effetti l’offesa è personale. Se dico “a Luigi Rossi puzzano i piedi” magari potrei ledere l’equilibrio psicologico del sig. Rossi e forse il mio diritto di espressione sconfina nella diffamazione; al contrario se dico “agli zingari puzzano i piedi” non sto soltanto esercitando il mio diritto di espressione, sto anche semplicemente constatando un fatto.

    Una Patria, dal Rodano al Carnaro.

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