Solo multa al prete che voleva uccidere Salvini

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Don Giorgio De Capitani, 81 anni, sacerdote delle Brianza Lecchese, è stato condannato dal giudice di Lecco, Nora Lisa Passoni, per aver diffamato il leader della Lega, Matteo Salvini. La vicenda risale al 2015, quando il sacerdote pubblicò sul suo blog e sui social post ritenuti diffamatori nei confronti di Matteo Salvini che lo querelò. Lo scorso 23 ottobre Salvini, assistito dall’avvocatessa Chiara Eccher, si era presentato in tribunale a Lecco e aveva risposto alle domande del Pm Paolo Del Grosso e degli avvocati Emiliano Tamburini e Marco Rigamonti, legali del sacerdote. Oggi nuova udienza in cui è stato sentito il teste chiave, Luca Morisi, responsabile della comunicazione del leader della Lega, e la deposizione di don De Capitani. Il pm ha chiesto la condanna a una pena pecuniaria di 10mila euro, mentre la difesa ha invocato l’assoluzione “perché il fatto non costituisce reato”. Il giudice ha condannato il sacerdote al pagamento di 7.500 euro, oltre al risarcimento del danno per 7mila.

Ma quali ‘insulti’, per i quali nessuno dovrebbe essere perseguito, aveva invocato l’omicidio politico:

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