Abbiamo un problema: Putin invia 200 soldati russi in Libia

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Duecento mercenari russi – in realtà veri e propri soldati che vengono usati dal Cremlino come testa di ponte in conflitti in cui non intervenire direttamente – sarebbero giunti in Libia nelle ultime sei settimane per combattere tra le fila dell’Esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar.

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Dopo quattro anni di supporto finanziario e tecnico dietro le quinte a Haftar, la Russia sta infatti ora intervenendo in modo diretto nella guerra libica. Anche con l’introduzione di aerei militari Sukhoi, raid coordinati con missili e fuoco d’artiglieria di precisione, e con cecchini.

”E’ esattamente come in Siria”, ha detto il ministro degli Interni del governo di Tripoli appoggiato dall’Italia, Fathi Bashagha.

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I mercenari sono dipendenti della Wagner Group, azienda privata di fatto controllata dal Cremlino che ha guidato l’intervento russo in Siria prima dell’intervento diretto.

Situazione complicata.




3 pensieri su “Abbiamo un problema: Putin invia 200 soldati russi in Libia”

  1. Il problema l’Italia se l’è creata da sola con il vecchio governo di centrosinistra, che ha riconosciuto la “Libia sbagliata”, quella del Governo di Tripoli retto dai Fratelli Musulmani. Tutti laici e liberali i nostri politici occidentali, e poi danno sostegno alle teocrazie islamiche, che sono antilaiche e illiberali. Haftar non sarà uno stinco di santo, ma almeno è laico, anche se nelle sue milizie vi sono pure elementi islamisti.

  2. Scusami Werner, ma oggi in Italia i sedicenti laici, libbberal non appoggiano forse fratellanze musulmane varie e qualsiasi tipologia di immigrato che il liberalismo e laicismo neanche lo comprendono, contro i nazionalisti e veri liberali vecchio stampo, ma anche contro i cattolici e socialisti vecchio stampo? Se ci fosse una guerra in cui i nazionalisti fossero chiamati a difendere e liberare la Patria, ancora una volta nella storia, con chi credi si schiererebbero gli antifà? Haftar è un militare laico tipo Al Sisi, che ce l’ha a morte con i Fratelli musulmani, i quali si sono legati saldamente alle sinistre europee. Ed è anche il motivo per cui alla storica rivalità tra Egitto e Turchia si è saldato questo motivo di contrasto. Erdogan ha un forte esercito ma ha epurato i militari del tradizionale sentimento laico repubblicano occidentalista, e non a caso Erdogan è di estrazione civile. Come vedi la situazione è complicata ma in linea generale bisognerebbe impicciarsi il meno possibile, purtroppo sulla Libia non possiamo non impicciarci per molti motivi (i libbberal sono interessati solo al benessere dei ‘migranti’, noi invece dovremmo interessarci a loro solo per tenerne fuori il più possibile), ma il punto essenziale è che mi sembra abbastanza chiaro che la diplomazia italiana ha fatto una scelta demenziale perfettamente in linea con i decenni di politica precedente e poi non potevamo non associarci supinamente all’onu.

    1. Sì lo so perfettamente. E infatti, sono stati abbattuti due regimi laici come quelli di Saddam Hussein e Gheddafi, ed hanno tentato attraverso l’ISIS di abbattere pure Assad in Siria. E’ vero che per noi è meglio non impicciarci troppo sulla questione libica, ma penso che se Haftar conquistasse l’intera Libia, potrebbe ripristinare l’ordine dell’era Gheddafi.

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