Vogliono convincervi che un’Italia popolata da africani rimanga Italia

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Di tutto l’affaire Balotelli, con annessa sceneggiata, il tratto più inquietante è il trattamento riservato dai media – tutti, nessuno escluso – a Luca Castellini, capo ultrà dell’Hellas. Anzi, è il tono di choc, non si sa quanto simulato, partorito dal sistema politico mediatico per questa frase:

“Balotelli non è italiano”

Ad esempio, durante una pausa pranzo, il ministro Bellanova, che ha mostrato molto interesse verso la fauna africana, soprattutto da importare nei campi “perché ce lo chiedono le imprese”, difende l’italianità di Balotelli:

"Balotelli è italiano perchè ha la cittadinanza, ma non potrà mai essere del tutto italiano". Sono le parole vergognose…

Posted by Teresa Bellanova on Monday, November 4, 2019

Qui si vuole imporre alla popolazione l’idea che gli individui siano intercambiabili. Che basti nascere in un posto per essere cittadino di quel posto. E se qualcuno si oppone a questa bizzarria, lo si mette all’indice. Lo si distrugge pubblicamente.

Chi definirebbe un pitbull pastore tedesco solo perché nato e vissuto in un allevamento di pastori tedeschi? Nessuno sano di mente.

Non si comprende perché un africano, piuttosto di un cinese, non dovrebbe essere orgoglioso della propria identità e, invece, dovrebbe essergli appiccicata addosso l’identità di altri. Questo è il vero razzismo: pensare che un ghanese non abbia lo stesso valore se non lo si trasforma in ‘italiano’.

Non è perché nero, che non è italiano, ma perché non ci sono italiani neri. Come non ci sono italiani aborigeni o nigeriani eschimesi. Ci sono neri che diventano legalmente italiani perché acquisiscono la cittadinanza. Ma vale lo stesso, almeno in principio, per il figlio di due finlandesi.

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Non c’entra nulla il razzismo, razzisti sono loro che vogliono eliminare le differenze per creare un uomo senza identità. E ci stanno riuscendo, ma non in Italia. E’ questo che li rende folli e incazzati, non i fischi di uno stadio.

Vogliono rendere normale nell’opinione pubblica l’idea che un’Italia abitata da figli di africani nati in Italia sia la stessa cosa. Ci vogliono convincere, con le buone se possibile, ma sempre di più con le cattive, che un’Italia popolata da non italiani sia una cosa normale: non è così. Come non lo sarebbe se fossimo sostituiti da tedeschi.

Può un africano vivere in Italia? Certo. Ma rimane africano. Per questo va offeso e disprezzato? No. Possono milioni di africani vivere in Italia? No.

Come non possono milioni di italiani vivere in Nigeria.

Ogni popolo ha diritto alla propria terra. E ogni terra ha il suo popolo. La nostra si chiama Italia. E’ bagnata dal mare. E non ce la porterete via.

PS. Una menzione a parte merita Fico, il presidente della Camera, che con voce stentorea ha sentenziato: “Non del tutto italiano chi è razzista”. Come se essere italiani fosse una questione qualitativa e non oggettiva. Non è che se sei stronzo smetti di essere maschio o eschimese, sei un maschio e un eschimese stronzo. Ma Fico è avvezzo con i colf africani, in nero.

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Per ogni volta che questi individui ricchi e privilegiati si giocano la carta della vittima, siamo poi noi a dover subire repressioni, limitazioni di libertà, sentenze di condanna

Posted by Il Primato Nazionale on Monday, November 4, 2019




Un pensiero su “Vogliono convincervi che un’Italia popolata da africani rimanga Italia”

  1. MI colpisce il fatto che nessuno abbia detto che se proprio dovessimo essere giusti, visto che la sua “mamma adottiva” è di naso, al massimo potremmo essere di fronte ad un naso colorato: per il piacere della vecchia Segre che rompe le palle a noi con il colore degli altri e non vede il colore dei suoi nasi.

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