Salvini allontana l’abbraccio mortale: “nessun avvicinamento Lega a Ppe”

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Salvini risponde secco il rifiuto all’ingresso nel PPE. Che sarebbe una cosa oscena.

E’ realistico un avvicinamento della Lega al PPE? “No. Comunque sono curioso di sapere se il partito si sposterà su posizioni più vicine a quelle di Orbàn rispetto a quelle della Merkel”. Lo dice Matteo Salvini, nel nuovo libro di Bruno Vespa ‘Perché l’Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare)’, in uscita mercoledì 6 novembre ed edito da Mondadori/Rai Libri.A Vespa che gli domanda se Alberto Bagnai e Claudio Borghi abbiano esagerato nello spaventare l’Europa con le loro dottrine anti euro, “hanno entrambi idee condivise da tanti economisti e premi Nobel – afferma il leader della Lega – ma nessuno di noi mette in discussione l’appartenenza all’Unione europea e non sono immaginabili scelte unilaterali sulla moneta, anche se non c’è dubbio che l’euro abbia favorito la Germania e danneggiato l’Italia. Stiamo cambiando le regole mettendo al centro il concetto di sovranità nazionale”.

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“non c’è dubbio che l’euro abbia favorito la Germania e danneggiato l’Italia”, rimaniamo nell’euro.

Non fa una piega. Un leader, se il suo Paese si è infilato in una prigione che lo sta lentamente strangolando, lo tira fuori.

Certo, sarebbe traumatico, e annunciarlo ancora di più. Sono cose che si fanno senza prima dirlo. Quindi in questo senso possiamo comprendere Salvini.