Macron manda in Italia camion carichi di clandestini

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Non solo gli aerei dalla Germania, ora l’Italia si riprende anche i camion carichi di clandestini dalla Francia.

La gendarmerie li ha fermati a pochi chilometri da Nizza. Erano tutti e trentuno stipati su un camion che stava viaggiando su un’autostrada nel sud-est della Francia e ce li ha rimandati indietro.

I pachistani sono stati portati in Italia, mentre l’autista è stato arrestato. Un’azione che, seguendo le procedure di non ammissione che sono entrate in vigore nel 2015 dopo la chiusura dei valichi con l’Italia, ha scatenato l’ira della Lega.

“Altro che Orbàn, è l’europeista Macron a confermarsi spietato”, ha lamentato Matteo Salvini accusando il governo Conte di essere “complice” dei francesi o “incapace” a gestire l’emergenza immigrazione.

Dal 2015, con la scusa dell’emergenza terrorismo, il governo francese ha sospeso gli accordi di Schengen e ha iniziato a pattugliare tutti i confini e i valichi con l’Italia.

Ma quello che è accaduto ieri è ridicolo: “Tra gli occupanti del camion – ha fatto sapere il procuratore di Nizza – c’erano tre adolescenti di circa 15 anni ma senza famiglia”. E loro ce li hanno rimandati tutti in Italia, perché si sa, è la terra d’origine dei pakistani.

“Abbiamo agito sulla base della procedura di non ammissione in vigore dal ripristino del controllo di frontiera nel novembre 2015”, ha dichiarato la prefettura francese ricordando che questo tipo di procedura si applica quando il controllo avviene in uno dei cosiddetti “valichi autorizzati”.

Il tutto avviene per questo:

Francia respinge tutti i clandestini in Italia grazie a trattato firmato da Prodi

“Questa è l’Europa a cui siamo inchinati – attacca il leghista Calderoli – veniamo trattati da repubblica delle banane e ci trattano come se fossimo un centro di raccolta di clandestini a cielo aperto”.

“Se facessimo noi cose del genere ci arresterebbero”. Loro, invece, “ci provano” senza farsi grossi problemi. A parlare in anonimato è un agente italiano impegnato al fronte di Ventimiglia.

Parigi dal 2015 ha sospeso l’accordo di Schengen, ripristinando i controlli in ingresso e superando il limite di due anni imposto dai trattati Ue. Se i gendarmi beccano al confine un clandestino (o presunto tale) lo respingono in Italia. Spesso ci rispediscono anche clandestini che con l’Italia non hanno nulla a che fare.

“Esistono due pratiche – spiega il poliziotto – il respingimento e la riammissione”. Quest’ultima è “una trafila lunghissima”, mentre il respingimento è molto più rapido e avviene proprio alla frontiera. Per farlo i francesi devono presentare alcuni documenti: “Ai migranti chiedono nome, cognome, data di nascita e da dove viene”. Poi scrivono tutto su un certificato, chiamato refus d’entré, e li rispediscono oltre il Ponte San Luigi verso gli uffici italiani (che se ne fanno carico). “Spesso però i fogli li compilano loro stessi (i poliziotti francesi, ndr) perché ci troviamo nomi inventati e minori che diventano maggiorenni. Si inventano anche l’età”.

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Sono 18.125 gli immigrati respinti negli ultimi 12 mesi in Italia alla frontiera di Ventimiglia dalla polizia francese.

Si tratta in gran parte di cittadini di Nigeria, Mali, Costa d’Avorio, Guinea e Algeria.

Numeri che vanno ad aggiungersi a coloro che sono espulsi per via del Trattato di Dublino e riaccompagnati a Bardonecchia e in aereo da altri Paesi Ue.

E’ ridicolo. Andrebbero semplicemente presi e riportati nei paesi di provenienza, dove non ci sono guerre.

Solo a Ventimiglia, da gennaio a giugno, sono stati respinti 8.200 immigrati.

La polizia francese aveva reso noto di avere effettuato 48.870 arresti nell’ambito della lotta all’immigrazione clandestina sul confine franco-italiano nel 2017. Erano stati 37mila nel 2016.

Parigi ha ripristinato i controlli alla frontiera sospendendo Schengen, ma la muraglia di gendarmi non è impenetrabile. Forse sarebbe meglio finirla di scontrarci e fare quello che si deve fare: smettere di rimpallarci i clandestini e collaborare per rispedirli tutti in Africa.

E mentre la Francia fa carte false per rimandarci indietro gli immigrati, la Slovenia si volta dall’altra parte per non fermare quelli che passano dalla Slovenia:

Militare sloveno ammette: “Lasciamo andare i clandestini in Italia”

Insomma, la Ue è una fregatura. Ci fregano in ingresso e in uscita. O, almeno, provano a farlo.