Immigrati infetti, si teme contagio di scabbia in carcere

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Una cella della seconda sezione del carcere genovese di Marassi, occupata da sei sudamericani che stanno scontando pene definitive, è stata isolata per scabbia. Gli agenti temono il contagio.

Lo ha denunciato oggi il responsabile del sindacato Uil penitenziari.

“Se il 34% dei detenuti – che curiosamente è proprio la percentuale di immigrati nelle carceri italiane – è potenzialmente portatore di malattie infettive e il 65% soffre di patologie psichiche più o meno gravi, emerge una questione sanitaria.

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Ma l’Amministrazione è silente, inoperosa e persino distante e nemica.

Occorrono maggiori controlli ed adeguate misure sanitarie a tutela del personale di Polizia Penitenziaria di servizio nella sezione in cui sono ristretti i soggetti affetti da scabbia, nonché coloro che risultano più esposti al rischio per le loro mansioni come il magazzino e la lavanderia”.

Occorre che scontino le pene a casa loro. Anzi: che nemmeno ci vengano in Italia.




Un pensiero su “Immigrati infetti, si teme contagio di scabbia in carcere”

  1. Vorrei spezzare una lancia per la “vita di comunità”: quando ero sotto le armi di scabbia se ne vedeva. E garantisco che eravamo tutti Italiani. Chi ha presente l’ospedale militare di Baggio sa che il padiglione dei bavosi infettivi era vicino al reparto “disinfezione”. Isolamento e lampada ultravioletta oltre ad un bello shampoo per gatti. Fine della scabbia.

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