Movida selvaggia: cartelli ‘vendesi’ a centro Pisa per protesta

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Decine di cartelli con la scritta ‘vendesi’ attaccati alle finestre delle abitazioni e appesi sui banchi del mercato o sulle vetrine dei negozi sono esposti a Pisa in una protesta promossa da residenti, lavoratori, commercianti e semplici domiciliati della zona di piazza delle Vettovaglie, nel centro storico, per protestare contro gli effetti della ‘mala movida’ che “impediscono il riposo fino all’alba per colpa delle emissioni sonore dei locali e dello spaccio indisturbato nei vicoli”. All’iniziativa è intervenuto anche il sindaco Michele Conti che ha ascoltato le lamentele dei manifestanti e raccolto la proposta di formare un tavolo di partecipazione “con utenti della movida, per lo più giovani e studenti universitari, esercenti, residenti e commercianti che operano di giorno e di notte per avviare un confronto insieme alla prefettura e trovare soluzioni condivise per limitare gli effetti negativi della vita notturna e contrastare gli abusi nella somministrazione di alcolici e altre illegalità diffuse”.

Hanno trasformato i centri delle città italiane in parchi giochi per dementi e perditempo. E’ chiaro che il degrado inizia da piccole cose. Come non fare rispettare orari di chiusura. E poi devi anche pagare l’Imu.

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E’ ridicolo che se hai la ‘fortuna’ di abitare nei pressi di un locale, per lo più gestito da immigrati, non puoi dormire fino all’alba perché altri “si devono divertire”. E altri devono spacciare.

Nella modernità c’è troppo finta libertà perché si deve ovviare alla mancanza di vera libertà. Farli ‘divertire’ serve a non farli ‘pensare’.




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