Così gli immigrati stanno cacciando gli italiani dai campi

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L’agricoltura italiana continua a creare nuovi posti di lavoro, ma solo per gli immigrati: quest’anno c’è stato un ulteriore aumento di circa 25.000 lavoratori stranieri nel settore primario.

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Oggi i lavoratori nati all’estero e occupati nei campi in Italia sono quasi 370 mila, vale a dire un terzo dei circa 900 mila addetti totali.

Numeri che confermano come i ‘negri’ a basso costo stiano espellendo i lavoratori italiani dall’agricoltura. Con grande piacere di alcune organizzazioni come CIA e Coldiretti che parlano di difesa di ‘prodotti italiani’, ma poi corrono ad assumere stranieri per produrli: perché costano meno.

Avete mai immaginato cosa accadrebbe se da un giorno all’altro sparissero dai campi tutti i migranti che oggi li popolano? Chi raccoglierebbe i pomodori, l’uva, gli ortaggi e tutto quel ben di Dio che la campagna foggiana oggi offre?

Sì, e ci siamo anche dati una risposta: lo farebbero gli italiani, per una paga giusta. Perché i latifondisti dovrebbero iniziare a pagare il giusto, attraendo così anche manodopera locale invece di schiavi africani.

Come, del resto, avveniva prima che arrivassero ‘loro’:

Prima degli immigrati gli italiani raccoglievano pomodori per 1.613.300 Lire al mese

Perché non vengono a fare “i lavori che gli italiani non vogliono fare”, ma a farli al posto nostro per stipendi sottopagati e condizioni schiavili: in questo modo rendendo impossibile agli italiani fari.

Il resto lo farebbero i robot applicati all’agricoltura, come in tutto il mondo.

Immigrazione inutile: 1 lavoro su 2 sarà fatto dai robot

In questo modo i nostri giovani laureati potrebbero lavorare in un’agricoltura robotizzata, invece di fuggire all’estero: gli schiavi sono un freno allo sviluppo, come insegna la stagnazione della produttività nell’Impero romano.

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E la robotizzazione eviterebbe il bisogno di riempire il Paese di slum africani abitati da pezzenti (non per colpa loro) che non fanno girare l’economia e parassitano il sistema sociale:

SOTTO ASSEDIO: GLI SLUM AFRICANI MINACCIANO L’ITALIA

Ma loro credono di essere essenziali. Perché così sentono dire dai media di distrazione di massa che, del resto, sono finanziati da chi ha bisogno di schiavi.

Stiamo ancora a parlare di braccianti. C’è qualcuno che pensa che questi, pagati pochi centesimi l’ora, ci pagheranno le pensioni: questi non si pagheranno nemmeno la propria.

Gian Carlo Blangiardo, già professore di demografia all’Università di Milano-Bicocca e ora presidente ISTAT, ha smontato la propaganda sui “lavori che gli italiani non vogliono fare”.

«L’ immigrazione va gestita con criteri di sostenibilità, per non compromettere il benessere di chi c’è e di chi arriva. Possiamo permetterci di ricevere chi vada a colmare effettive carenze in determinati settori. Penso agli indiani che mungono le mucche della pianura padana, alle badanti dell’Est Europa Il mercato, alle condizioni attuali, ha un certo bisogno di manodopera straniera. Sottolineo: alle condizioni attuali».

E’ ufficiale: lavoro, immigrati sostituiscono i giovani italiani

«Basterebbe alzare il livello delle retribuzioni e cambiare certi contratti per spingere i giovani italiani a fare quei lavori che oggi non fanno. Nella mia università il personale che fa la vigilanza è in buona parte straniero, ma non credo che i nostri disoccupati, a certe condizioni, non siano disponibili a quel tipo di lavoro. E comunque, anche ammettendo lacune settoriali da colmare facendo ricorso a manodopera straniera, va fatta una riflessione sull’andamento futuro del mercato del lavoro».

«In molti campi un giorno potrebbe non esserci quella richiesta di forza lavoro che oggi ancora c’è. E i buchi nella popolazione non avrebbero quindi bisogno di rimpiazzi».

Addio immigrati, ora la frutta la raccolgono i Robots – VIDEO




Un pensiero su “Così gli immigrati stanno cacciando gli italiani dai campi”

  1. Come ho già spiegato anche per le badanti c’è un racket della chiesa e dello stato che hanno fatto comunella, creando una vera e propria mafia a scapito degli italiani. Quando una persona va a cercare una domestica o una badante pur avendo centinaia di numeri telefonici e nominativi di lavoratori italiani i “punti d’ascolto” del clero dicono di non averne, la motivazione che viene fornita è che scartiamo a prescindere certe mansioni umili, in modo che la scelta cada obbligatoriamente su una/o straniera/o.
    In questo modo si è creata la favola che certi lavori gli italiani non li vogliono fare. Di bocca in bocca, da chi cercava manodopera autoctona ed è rimasto deluso da queste dicerie. D’altro canto è anche vero che noi vogliamo esser pagati il giusto, la paga sindacale, mentre gli stranieri vanno a qualsiasi cifra oraria per poi rubare in casa dei “malcapitati”. Oppure lavorano anni a 3 euro l’ora ma poi li denunciano quando vanno via, giustamente pretendono quanto è stato loro rubato nel tempo.
    Si ritornerà alla terra, coltivare quanto ti serve per vivere senza essere schiavo di nessuno è la migliore scelta che si possa fare. Più serenità e onore. Non solo si evitano lavori…diciamolo: degradanti ma anche la salute, a contatto con la natura, si avvantaggia.
    I 9 euro all’ora promessi dai 5stelle rimangono ad oggi un miraggio.

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