La Mafia voleva i porti aperti, lo ha svelato pentito: accontentata

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Secondo un pentito, la mafia tifava (e tifa) per i porti aperti:

“L’affare dei migranti ha da sempre interessato le mafie e riguarda anche lo smantellamento delle imbarcazioni che li trasportano, che, insieme al clan Ercolano di Catania, era effettuato tramite un’impresa che si trova nel territorio di Pozzallo”. E’ quanto scrive il giornalista Paolo Borrometi nel suo primo libro “Un morto ogni tanto” da oggi in libreria (edito Solferino) denunciando gli affari che le mafie fanno in Sicilia con i migranti, e riportando le parole inedite di un collaboratore di Giustizia e già reggente del sodalizio mafioso, Luigi Cavarra. “Gli interessi relativi all’accoglienza dei migranti si riferiscono ad attività presenti a Siracusa. Il clan siracusano Bottaro-Attanasio estende i suoi tentacoli anche al business dei migranti, attraverso l’assegnazione dei bandi per la gestione delle attività di accoglienza in alcune strutture del Siracusano e dell’Agrigentino”, scrive Borrometi.

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Sarebbe interessante indagare eventuali finanziamenti dei clan verso le ong e alcuni partiti politici favorevoli all’accoglienza.

Una bella commissione di inchiesta che indaghi su eventuali flussi di denaro, sia dalle mafie italiane, che da Benin City, verso conti di politici italiani, che in pochi anni hanno trasferito decine di migliaia di nigeriani in Italia coi barconi e le navi ong.

Del resto la Questura di Palermo ritiene Luca Casarini, capo dell’unica Ong italiana, di fatto fondata da parlamentari della sinistra oggi al governo, “vicino alla criminalità organizzata”. Indagate, grazie.