“I cristiani sono il gruppo religioso maggiormente perseguitato e l’asse del fondamentalismo islamista si è ormai spostato dal Medio Oriente all’Africa e all’Asia meridionale ed orientale”: è l’allarme del nuovo studio sulla persecuzione anticristiana della Fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre, presentato a Roma nella basilica di San Bartolomeo all’Isola.
Acs denuncia come siano quasi 300 milioni i cristiani che vivono in terre di persecuzione: terre ora a maggioranza islamica o dove i musulmani occupano territori.
Nel periodo in esame la situazione non è migliorata e la lista dei Paesi in cui i cristiani soffrono si arricchisce di nazioni quali Camerun, Burkina Faso e Sri Lanka. Gli ultimi due rappresentano per il direttore di Acs, Alessandro Monteduro, gli esempi più drammatici di questo mutato scenario. “Il focus Acs dimostra che la sola risposta militare non è sufficiente – afferma Monteduro – Dal 2017, dalla sconfitta di Isis nel nord dell’Iraq e in gran parte della Siria, abbiamo assistito alla migrazione del terrorismo in altre aree del mondo”.
E la cosa bizzarra è che noi importiamo in Europa i persecutori attuali di questi cristiani e futuri dei nostri figli e nipoti.