Il buco dell’ozono era il mantra dei gretini anni ’80.
Sull’Antartide il buco dell’ozono ha
raggiunto l’estensione minima dall’epo-
ca della sua scoperta, nel 1982. Ora è
a 10 milioni di chilometri quadrati.A indicare il record sono i dati di
Nasa ed Ente americano per le ricerche
su atmosfera e oceani. Per gli esperti
è una buona notizia solo a metà, perché
è un segno del riscaldamento climatico:
le temperature più alte riducono le
reazioni fra ozono e i composti che lo
distruggono, cioè cloro e bromo.
Visto? Il clima, indipendentemente dalle azioni dell’uomo, che nulla c’entra con il riscaldamento climatico, si autoregola.