Salvini in appena 6 mesi, diventava ministro a giugno, è riuscito già nel 2018 a diminuire gli ingressi globali di 20mila unità.
Nel 2018 sono stati infatti rilasciati 242.009 nuovi permessi di soggiorno (un numero comunque abnorme), nel 2017 erano 262.770 (il 7,9% in meno). A diminuire sono soprattutto i permessi per richiesta di asilo (-41,9%). E’ l’effetto del crollo degli sbarchi.
Altro impatto, stavolta del decreto Salvini che mette paletti nella concessione, è il calo delle acquisizioni di cittadinanza di immigrati originarie di paesi non Ue, in particolare quelle richieste per residenza sono crollate (-37,2%). Al 1° gennaio 2018 i sedicenti “nuovi italiani” sono comunque 1.345.261. Un esercito ostile.
In testa alla graduatoria di provenienza dei nuovi flussi migratori in ingresso, tornano Albania e Marocco. Diminuiti invece di più del 40% le migrazioni provenienti dalla Nigeria. E’ l’effetto dei porti chiusi che non è piaciuto alla mafia nigeriana.
Questi dati saranno proseguiti anche nel 2019.
In aumento invece gli ingressi dove Salvini non è intervenuto: ricongiungimento familiare (+8,2%). Che poi sono oltre 200mila dei 241mila permessi rilasciati. E’ l’ che dobbiamo intervenire al più presto. E’ così che ci invadono.