Branco di profughi prende in ostaggio un bus: “Italia di merda”

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Violenza sulla linea Cairo Montenotte-Savona. Martedì pomeriggio epiteti offensivi nei confronti dell’Italia, urla e spintoni hanno trasformato un normale viaggio dalla Valbormida a Savona in una rissa tra immigrati che ha terrorizzato gli altri passeggeri.

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Il secondo caso è di sabato scorso: questa volta ad avere la peggio è stato l’autista del bus, colpito con un calcio da un ragazzo che pretendeva di salire senza mettere la museruola ai suoi cani.

Per i viaggiatori la situazione sta diventando inaccettabile: «La linea è continuo teatro di episodi di questo genere. E martedì abbiamo temuto il peggio». Il pullman di linea della Tpl, a bordo del quale cinque stranieri, risultati richiedenti asilo di nazionalità gambiana, era partito alle 17 da Cairo ed è stato costretto a fermarsi ad Altare. Qui sono intervenute tre pattuglie dei carabinieri per riportare la calma, dopo che a bordo era sfociata una rissa tra gli immigrati.

Seduti negli ultimi posti in fondo, si trovavano anche i 5 giovani richiedenti asilo di nazionalità gambiana, che hanno trasformato in un incubo il viaggio per gli altri passeggeri a causa delle loro intemperanze.

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Prima una discussione, dai toni via via più accesi, poi le urla e gli spintoni, infine una vera e propria rissa, che ha scatenato il panico a bordo. Infastiditi e preoccupati, gli altri passeggeri sull’autobus hanno protestato contro i facinorosi, venendo per questo motivo insultati dagli africani che avrebbero rivolto frasi offensive nei confronti del nostro Paese. Inutili i tentativi di riportare la calma anche da parte del conducente, il quale si è visto costretto ad arrestare la corsa del mezzo nella piazza di Altare per consentire l’intervento sul posto dei carabinieri

Per oltre un’ora il pullman è rimasto bloccato nella piazza di Altare e, anche dopo che i militari sono saliti a bordo, non sono mancati momenti di tensione. Alla fine i cinque stranieri sono stati identificati, mentre gli altri passeggeri hanno proseguito la corsa su un altro autobus, che nel frattempo era arrivato ad Altare.

Sabato, al capolinea di Savona, ma sempre sulla linea per Cairo, un autista dell’azienda di trasporto savonese è stato aggredito con un calcio da un passeggero. Il giovane pretendeva di salire sul bus con un amico e i due cani, ma senza mettere la museruola ai propri animali. Il conducente, dopo aver richiamato il ragazzo al rispetto delle regole, si è posizionato davanti alla porta per impedirgli l’accesso al bus, ricevendo in cambio un calcio che lo ha costretto a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso, che hanno diagnosticato una prognosi di cinque giorni.




7 pensieri su “Branco di profughi prende in ostaggio un bus: “Italia di merda””

  1. Sono buone notizie ma per rompere la cappa di silenzio della stampa e dell’informazione monopolizzata dai “globalisti apolidi” ci vorrebbe un bello stupro anale, compiuto ai danni d una ragazzina di buona famiglia di milano o al massimo di Roma, con particolari scabrosi sul numero di punti necessari per curare la lesione dello sfintere. C’èra gente che godeva per i bombardamenti alleati sui civili italiani per incolpare il fascismo? C’èra gente che voleva attentati inutili contro gli occupanti Tedeschi per suscitare con la rappresaglia l’Odio contro l’alleato? Ed io oggi plaudo al martirio dei figli dei baby boomer ora pensionati o pensionandi! Vi aspettano infermieri musulmani e badanti Africane, buon ospizio a tutti maledetti che avete distrutto l’italia per il vostro cencioso benessere. Mò so cazzi vostri.

  2. Magari sarai proprio tu a fare quella fine chissà, nessuno può sentirsi al sicuro. Personalmente preferirei andare nel Laos a fumarmi l’oppio, che la è ancora buono.

I commenti sono chiusi.