Con le accuse di lesioni personali pluriaggravate, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, sono stati arrestati e messi ai domiciliari i foggiani Pasquale V., 22 anni; e Antonio D., 21 anni.
I due sono accusati di aver colpito al viso con pietre sei braccianti stranieri alla periferia di Foggia, la scorsa estate. “Gli indagati – scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare – hanno mostrato una spiccata propensione a delinquere, impermeabile al tempo ed ai danni arrecati alle vittime. Il programmato, reiterato e gratuito ricorso alla violenza dà contezza di personalità incuranti delle conseguenze del proprio agire, e della concreta possibilità di provocare anche la morte delle vittime”.
Nell’agenzia i nomi dei due sono completi. E’ un vezzo che i pennivendoli hanno quando si tratta di italiani. Mentre nel caso di ‘loro’ il nome è sempre e solo le iniziali.
Intanto:
L’africano che ha steso 2 donne a Lecco libero perché è pazzo
Quindi, se tiri le pietre a chi ti ruba il lavoro e occupa abusivamente baracche costruite nel degrado, ti processano per ‘odio razziale’, se prendi a pugni donne nella metro ti liberano.
E poi basta con questo ‘odio razziale’, che tanto viene sempre utilizzato solamente contro gli italiani: se uno commette un reato, non deve cambiare la gravità a seconda della razza della vittima. E’ questo sì, razzista. Oltre che incostituzionale.
Questi interessanti argomenti nei dibattiti politici non vengono sollevati. Mai.
https://www.lastampa.it/rubriche/lo-stato-delle-donne/2019/10/18/news/18-ottobre-1.37724073