Nascere e crescere in un Paese non ti rende cittadino di quel Paese:
Il calciatore #Calhanoglu, che ha fatto il saluto militare pro #Erdogan, è nato e cresciuto in Germania con cittadinanza tedesca(genitori turchi), scegliendo poi la naturalizzazione turca.
Un semplice foglio di carta (#cittadinanza) non farà mai un vero cittadino di quel Paese. pic.twitter.com/kc9oxvGEvN— Francesca Totolo (@francescatotolo) October 15, 2019
E poi ci sono i casi Ozil e Gundogan:
Ancora più ipocriti, perché loro giocano o giocavano per la Germania.
Calcio: Özil e Gündogan posano con Erdogan, tedeschi o turchi?
Ovviamente, questo è solo un aspetto di un problema gigantesco: i turchi in Germania sono milioni. Quando arriva Erdogan:
A proposito, basta con la fake news del ‘dittatore Erdogan’, ha vinto le elezioni a valanga. Ai turchi piace da morire Erdogan:
Facile parlare dal divano di casa.
Non tutti preferiscono oppure ce la fanno ad andare contro il proprio regime (dittatoriale) con tutte le conseguenze che ne deriverebbero.
Di certo non condanno #Calhanoglu pic.twitter.com/9LSqvdrr37— Matteo🔴⚫️ (@MrMat88) October 15, 2019
Innanzitutto i veri turchi, quelli che vivono in Turchia, sono più moderati e anche più critici. Gli immigrati in genere sono una razza di opportunisti senza amore per la propria patria, infatti la lasciano per… soldi.
Attanagliati, i più, da un senso di rimorso diventano ultranazionalisti all’estero, così per sopperire al tradimento perpetrato nei confronti della madre patria, emigrando. Il migrante fa parte della peggiore parte di una popolazione, anche gli italioti che sono andati in america, hanno voltato le spalle alla patria. La patria non è inteso come termine guerrafondaio o nazionalista ma semplicemente come madre patria, cioè la terra he ci ha dato i natali e per cui bisogna nutrire, e si nutre naturalmente, un rispetto reverenziale. Ogni migrante egiziano albanese tunisino turco che sia ha in salotto la bandiera del suo paese, del paese che ha tradito, sentendosi gratificato dal benessere di una terra straniera. Un migrante o un piddino qualsiasi, o um grulloide, poco hanno a che vedere con il sentimento della madrepatria, certo possono difendere l’Italia in modo opportunistico ma salterà fuori il loro nazionalismo di ritorno, quello generato dall’angoscia del tradimento, e allora diventano cattivi oltre ogni limite. I piddini sono migranti nel proprio paese, i fatti essi migrano con le idee e la cultura…infatti i piddini si sentono molto anglosassoni
Io all’estero ho conosciuto solo italiani emigrati che parlano male dell’Italia e dei politici Italiani 😯😯😯, per lo più gente di sinistra e conformista, costretti ad andarsene per lavoro. Magari gli Italiani all’estero fossero fascisti, lo sono sul piano umano in caso in quanto tenacia pazienti e determinati ma colmcuore a sinistra.
Calhanoglu bastardo figlio di troia