“Non ho fatto altro che mettere in pratica le indicazioni di papa Francesco: aprite le porte delle chiese agli immigrati che fuggono dalla fame, dalla guerra e dalle persecuzioni”. E se poi, in realtà, fuggono dalla polizia perché sono spacciatori, poco importa a don Biancalani, che da cinque anni ha trasformato la sua chiesa in un dormitorio per immigrati, un bivacco afroislamico dove gli ospiti musulmani pregano Allah tra un letto a castello e l’altro vista altare.
Ora molti fedeli hanno abbandonato la parrocchia e i bambini che frequentavano il catechismo sono drasticamente diminuiti. Erano centoventi: ne sono rimasti solo venti.
Biancalani se ne sbatte e non si ferma. Il suo compito non è pascere anime, ma sollazzare ‘negri’.
“Nella chiesa del parroco anti-leghista dentro i ‘profughi’ e fuori i fedeli. Roba da matti”, ha scritto giorni fa Salvini, e ha ragione. I fedeli se ne sono andati tutti.
ma al tanto bravo e accogliente prete quanto ha fruttato e sta fruttando questa sua generosità? nessuno gli fa i conti in tasca? e poi trasformare la chiesa in un ospizio non credo che sia il massimo ……
i negri sono bsx piace sopratutto il culo