Taglio parlamentari: rimandare le elezioni ci costa 160 milioni di euro, finiranno ai grillini

Vox
Condividi!

Se Di Maio avesse raccolto la sfida di Salvini e votato il taglio ad agosto, dopo tre mesi si sarebbe potuto votare per una nuova legislatura che avrebbe già comportato il taglio dei parlamentari: invece, loro sperano di andare avanti altri tre anni con quelli che, ora, sono parlamentari abusivi: e sono quasi tutti parlamentari grillini. Che ci costeranno 160 milioni di euro.

Di questi, 1/3 finiranno ai grillini. Gran parte a Casaleggio Spa.Ecco perché hanno impedito il voto, per rimandare il taglio dei parlamentari che li avrebbe azzerati, abbattendo la loro rappresentanza attuale da 3 a 1.

Quanto risparmierà l’Italia con il giusto taglio dei parlamentari? Secondo Di Maio, solito parolaio, 1 miliardo di euro, addirittura 300mila euro al giorno. No.

Lo “stipendio” di un parlamentare è dato dalla somma di due componenti: l’indennità parlamentare, soggetta a ritenute fiscali, previdenziali e assistenziali, e una serie di rimborsi spese esentasse. L’indennità lorda mensile ammonta a circa 10.400 euro, ma al netto delle varie ritenute si attesta attorno ai 5.000 euro. La somma dei rimborsi spese per l’esercizio del mandato (diaria, collaboratori, consulenze, convegni, spese accessorie di viaggio e telefoniche ecc.) è invece pari a 8.500-9.000 euro al mese.

VERIFICA LA NOTIZIA

Ogni parlamentare ha quindi un costo di circa 230-240 mila euro annui al lordo delle tasse, per un totale di circa 222 milioni. Queste cifre trovano conferma nei bilanci di previsione delle due camere: la spesa prevista per il 2019 per i compensi dei parlamentari è infatti di 225 milioni. Tasse comprese che lo Stato versa a se stesso.

Quindi, in realtà, considerando un’indennità netta di 5 mila euro mensili per ciascun parlamentare (a cui sommare tutti i rimborsi esentasse), il risparmio annuo che si otterrebbe con la riduzione dei parlamentari sarebbe di 37 milioni per la Camera e 20 milioni per il Senato.

Un risparmio pari a 57 milioni l’anno e 285 milioni per ogni legislatura. Un taglio importante. Ma 1/20 di quanto, col Pd, l’Italia spendeva in accoglienza dei fancazzisti scesi dai barconi.

Questo è un taglio significativo:

Effetto Salvini: risparmiati 1,5 mld in accoglienza immigrati, ecco perché vogliono farlo fuori

Vox

Quindi, per risparmiare 285 milioni di euro in 5 anni – tra l’altro dalla prossima legislatura -, il M5s, invece di votare il taglio già ad agosto e andare subito ad elezioni, ha condannato gli italiani a spenderne quasi 30 volte tanti per sollazzare i clandestini che il Pd sta già facendo di nuovo sbarcare per foraggiare le coop. Non per nulla, gli sbarchi sono già triplicati.

Complimenti. Non rinunceresti, voi, a risparmiare 57 euro (anno in più di attesa dell’entrata in vigore del taglio) per risparmiarne 1.500 quello stesso anno, tenuto anche conto che potevi risparmiarli entrambi? I grillini pensano il contrario.

E da questi numeri sono esclusi i costi sociali della presenza dell’orda in Italia.

Ma c’è di più. Impedendo il voto, Di Maio ha anche impedito che il taglio fosse immediato. Lo ha rimandato alla fine della legislatura che loro sperano arrivi tra quasi 3 anni e mezzo. Quindi, questa mossa, impedirà di risparmiare oltre 160 milioni di euro.