Morti di amianto senza giustizia: tutti assolti

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Nessun colpevole per le morti provocate dall’amianto negli stabilimenti Olivetti del Canavese. E’ stato confermato dalla Cassazione il proscioglimento degli ex manager dell’Olivetti di Ivrea per il decesso sospetto di dodici lavoratori per amianto. Confermata quindi la sentenza della Corte di Appello di Torino del 2018, dopo le condanne inflitte dal tribunale di Ivrea, in primo grado, nel corso del processo celebrato nel 2016.

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I supremi giudici hanno respinto il ricorso del Pg di Torino contro le assoluzioni. Assolti quindi tutti gli imputati e tra questi i fratelli Carlo e Franco De Benedetti e l’ex ministro Corrado Passera. Il procuratore generale Ciro Angelillis aveva chiesto di rimettere alle Sezioni Unite o in subordine annullare con rinvio la sentenza d’Appello. I giudici della Cassazione, invece, hanno definitivamente chiuso il procedimento per i morti d’amianto alla Olivetti.

In procura a Ivrea c’erano anche altri fascicoli aperti per altri decessi sospetti. E’ chiaro che, a fronte di questa sentenza, eventuali altri indagini rischiano di stopparsi prima ancora dell’eventuale processo.




Un pensiero su “Morti di amianto senza giustizia: tutti assolti”

  1. Crimini e criminali, un fenomeno dilagante, le mosche bianche sono costituite dalle persone che non hanno problemi con la giustizia. Questi ultimi sono diventati i bersagli dei più. Se si volesse punire veramente tutti i delinquenti, le città andrebbero trasformate in carceri, ma è già un fenomeno in atto, in quanto chi è agli arresti domiciliari usa la propria abitazione come cella.

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