Profughi scatenati, violentano donne e bambine: “non possiamo uscire da sole”

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Negli hotspot delle isole greche dell’Egeo ci sono oltre 30mila clandestini di cui il 22% sono donne. Molte di loro incinte: si danno da fare.

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Donne e bambine vittime di abusi. Nell’hotspot di Samos non possono uscire da sole di notte: “Così viviamo nella paura”. La paura dei propri colleghi ‘profughi’.

Il tono del reportage è patetico. Nessuno ha costretto queste persone che erano in Turchia, molte con una casa in affitto – così vivono i profughi siriani in Turchia – a pagare per farsi traghettare sulle isole greche pensando di essere così già in Germania. La Grecia non ha soldi nemmeno per i propri cittadini, muoiono i bambini per mancanza di cure: volete che perdano tempo con i figli degli invasori?

La metà e oltre degli ospiti è pakistana o di altra nazionalità non siriana: e questi nemmeno dovrebbero stare lì. E non si comprende perché i siriani non vengano rimpatriati con voli umanitari ora che la guerra è finita da mesi, magari aiutando la ricostruzione della Siria.

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Perché certe organizzazioni, tipo Sant’Egidio, lavorano per portarli in Italia e altri Paesi Ue.

Sempre in campi di accoglienza in Grecia:

Clandestini insoddisfatti bruciano vivi mamma e bambino in centro accoglienza




2 pensieri su “Profughi scatenati, violentano donne e bambine: “non possiamo uscire da sole””

  1. Non li rimpatriano e non aiutano la ricostruzione della Siria? Per chi l’avete presi i greci…per babbo natale? Avete scritto che la crisi è spaventosa e quindi vi siete risposti da soli. L’utilizzo di un solo aereo di linea costa già un capitale, quanti dovranno partire per far scendere considerevolmente il numero delle merde? E anche la ricostruzione della Siria… una fettina di culo no?

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