Il dominicano terrorizzava i vicini: “Era grosso e ci faceva paura”

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“Siamo stati fortunati”. A dirlo sono gli ex vicini di casa di Alejandro Augusto Stephan Meran e di suo fratello Carlysle. Prigionieri in casa loro. Come accade, sempre più spesso, agli italiani che si ritrovano immigrati come vicini.

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Per circa un anno (dal maggio 2017 all’agosto 2018) i due fratelli dominicani hanno vissuto a Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno. Entrambi lavoravano per una grossa ditta di spedizioni, una di quelle che lucra sul lavoro low-cost degli immigrati e spaccia il tutto per ‘integrazione’.

I due abitavano in un appartamento della frazione di Pian di Vedoia.

Ora, dopo la sparatoria in questura a Trieste, passava le sue giornate ad allenarsi in casa con la musica a tutto volume. “Era grande e molto muscoloso, face­va paura”, dicono i vicini, “Ci minacciava, era violento. Aveva un carattere molto aggressivo”. Ma non poteva essere espulso: era arrivato con i ‘ricongiungimenti familiari’.

“Alejandro Augusto era una per­sona che era meglio evitare”, raccontano gli ex vicini al Gazzettino, “Anche perché era grosso, alto uno e novanta circa, e si capiva bene che aveva anche grandi problemi psichici. Non potevi dirgli niente. Anche se non facevano la loro parte nelle pulizie nell’edificio, non si pote­va proprio dire nulla, perché lui faceva paura. Eravamo disperati. Sono persone che arrivano da paesi di violenza e se la portano dietro. Alla fine, fortunatamente, se ne sono andati. Ci avevano det­to verso la Germania”.

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Ma poi sono tornati. Ad uccidere.

In realtà i due si sono trasferiti dopo che la proprietaria dell’appartamento ha scoperto che in quella casa abitavano in quattro e non due come da contratto. Ma per loro usa così.

Come vedete il problema non sono solo i clandestini. Il problema è molto più ampio e diffuso sul territorio. E recuperarlo significa rastrellamenti, certo. Ma anche chiusura degli ingressi di regolari per un periodo di tempo di almeno cinque anni. L’integrazione, oltre un certo numero, non esiste: si chiama invasione. E noi la stiamo subendo.

Vi date una svegliata, partiti ‘sovranisti’?




Un pensiero su “Il dominicano terrorizzava i vicini: “Era grosso e ci faceva paura””

  1. Guarda meglio per chi lavoravano, non è uno spedizioniere comune. Per caso il padrone è lo stato Tedesco tramite le sue ferrovie.

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