Ovviamente le “fonti riservate” di @nelloscavo di @Avvenire_Nei erano seduti allo stesso tavolo di #AlBija, e con i benefit del traghettamento dei barconi hanno costruito carriere e conti in banca. pic.twitter.com/YK2Lw42MB6
— Francesca Totolo (@francescatotolo) October 6, 2019
Lo ‘scoop’ di Avvenire riguarda il presunto accordo tra questo miliziano libico e il governo italiano all’epoca di Gentiloni, con Minniti al Viminale.
Ma Avvenire si è guardato bene dallo specificare cosa facesse il miliziano prima:
Molti hanno ripreso l'articolo di @nelloscavo di @Avvenire_Nei, su #AlBija presente a #Mineo durante l'accordo tra Italia-Libia,voluto da #Minniti.
Scavo però non ha specificato cosa facesse Al-Bija con la sua Milizia di #Zawiya prima.
Scortava i gommoni fino alle navi delle #ONG pic.twitter.com/x2VlN8olgX— Francesca Totolo (@francescatotolo) October 5, 2019
Prima del governo italiano, collaborava con le Ong. Evidentemente, poi, il governo italiano l’ha pagato di più. E chiunque abbia fatto l’accordo: ha fatto bene.
Chiunque blocchi il traffico verso l’Italia è nostro alleato. Non si può sottilizzare. In Libia non c’è il ‘buono’, solo il più utile. E lui è stato utile. Punto.
Certo, l’ideale sarebbe minare la costa e la frontiera che separa la Libia dall’Africa Sub-Sahariana, ma non si può. Ancora.
Ma qui c’è da comprendere chi ha passato le foto al giornale più finanziato dai contribuenti:
E’ curioso che il giorno prima la Guardia Costiera avesse inviato il suo rappresentate all’Europarlamento, fianco a fianco con Carola Rackete:
Guardia Costiera esulta accanto a Rackete: “Abbiamo portato in Italia 1 milione di immigrati”
Cioè: tu mi mandi un militare al fianco di una trafficante che ha speronato una nostra motovedetta? Sul serio?
E’ evidente che nella Guardia Costiera ci sono cose, e persone, che non vanno. Persone che, quasi certamente, vogliono riprendere il traffico chiuso da Salvini. E molte di loro non ne hanno mai fatto mistero.
Comunque, ecco alcune collaborazioni della milizia con l’Ong Open Arms:
Sono questi trafficanti umanitari che esigono di sbarcare la loro ‘merce’ in Italia. Vadano in Spagna.
E ormai le testimonianze e le prove filmate contro Open Arms e le altre ong si moltiplicano. Ascoltate, e non fermatevi alla testimonianza del clandestino:
E ricordiamo il processo per il comandante della Proactiva Open Arms, Marc Reig Creus e per il capo missione Ana Isabel Mier.
Le accuse della Procura di Ragusa: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per quanto accaduto a marzo 2018, quando la ong spagnola.
All’epoca, prima di Salvini, la Proactiva Open Arms avrebbe imposto all’Italia lo sbarco dei clandestini prelevati in Libia ignorando le sollecitazioni arrivate dal Centro di coordinamento italiano e le indicazioni di Madrid che indicava al comandante e al capo missione di chiedere lo sbarco a Malta. Da La Valletta era stato accordato uno “medevac”, ovvero l’evacuazione medica urgente per tre migranti che necessitavano di cure immediate. Nella richiesta di processo, il procuratore capo Fabio D’Anna e il sostituto Santo Fornasier, hanno sottolineato che lo Stato italiano è diventato vittima di una violenza privata con il fine di “favorire l’immigrazione clandestina”.
E ad inchiodare l’ong le registrazioni effettuate con le videocamere “go pro”.
I membri dell’equipaggio, dopo aver raggiunto l’imbarcazione in avaria dei migranti, hanno urlato: “We go to Italy”, “Andiamo in Italia”.
E Vox ha il video che aveva segnalato alle procure insieme a questo del Moas:
E’ innegabile che lavorano non per salvare persone, ma per trasferire più africani possibile in Italia. Malta è sempre stata più vicina. La Tunisia è sempre stata più vicina.
Ong, parla il trafficante libico: “Open Arms trafficava clandestini”
Ecco gli incontri di Open Arms con gli scafisti libici. Nel 2016 le milizie islamiche libiche, prima che l’Italia ricostituisse la locale Guardia costiera, utilizzavano le motovedette dell’ex marina di Gheddafi per scortare i gommoni verso le ong, un po’ come ha fatto l’altro giorno Trenta con la nostra Marina.
Qui come i trafficanti fanno partire i gommoni carichi verso la navi delle Ong:
‼️ Come agiscono i trafficanti in #Libia
✔️i trafficanti fanno partire i gommoni di notte
✔️al mattino il gommone sarà poi “intercettato” dalle #ONG, i migranti trasbordati e inizierà la retorica sul “porto sicuro di sbarco”.
Questa è la filiera dell’immigrazione clandestina. https://t.co/Iv1t9MHFY4— Francesca Totolo (@francescatotolo) August 16, 2019
Qui quando i barconi scortati dagli scafisti arrivano all’appuntamento con Open Arms:
2/2 I miliziani di Zawiya, in seguito all'accordo Italia-Libia, sono stati arrestati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Qui un altro video che documenta il rendez-vous tra la Milizia e la nave di @openarms_fund, che appare all'orizzonte per trasbordare i migranti pic.twitter.com/hdJd4zShPv— Francesca Totolo (@francescatotolo) August 16, 2019
‼️ Come agiscono i trafficanti in #Libia
✔️i trafficanti fanno partire i gommoni di notte
✔️al mattino il gommone sarà poi “intercettato” dalle #ONG, i migranti trasbordati e inizierà la retorica sul “porto sicuro di sbarco”.
Questa è la filiera dell’immigrazione clandestina. https://t.co/Iv1t9MHFY4— Francesca Totolo (@francescatotolo) August 16, 2019
Reig e Mier sono cognomi catalani di Jaffa, tanto per cambiare.
Ma Catalani catalani ne hanno o sono solo catalani di naso?
Qui ormai solo un’invasione di alieni oppure l’avvento di Skynet possono salvarci. Conto molto su Skynet perchè in meno di un secondo potrebbe fare tutte le associazioni del caso.